Martedì 5 Novembre 2024

Oscar 2019, polemiche sulle categorie tagliate dalla diretta

Non vedremo l'assegnazione dell'Oscar per la fotografia, il montaggio, il trucco e parrucco, il cortometraggio: una decisione contestata

Le critiche agli Oscar 2019

Le critiche agli Oscar 2019

Sapevamo che l'Academy e ABC avevano intenzione di ridurre la durata della cerimonia degli Oscar 2019 assegnando alcune statuette durante le pause pubblicitarie: una decisione che aveva sollevato critiche. Ora sappiamo che non vedremo in diretta la consegna del premio per la migliore fotografia, il montaggio, il trucco e parrucco e il cortometraggio con attori in carne e ossa. E le polemiche si sono riaccese, più forti che mai, non senza ragione. Per approfondire: Nomination Oscar 2019, i candidati categoria per categoria OSCAR 2019, LE CATEGORIE TAGLIATE DALLA DIRETTA Secondo quanto comunicato dall'Academy, l'idea è di annunciare i vincitori nel corso delle pause pubblicitarie: non si capisce bene come, probabilmente con un qualche tipo di scritta in sovrimpressione. Il discorso di accettazione del premio verrà poi trasmesso in un secondo momento, riservandosi la facoltà di tagliarlo qualora non fosse particolarmente significativo, per esempio nei momenti in cui si elencano persone da ringraziare. OSCAR 2020 E SUCCESSIVI: COSA SUCCEDE Le quattro categorie tagliate quest'anno non saranno eliminate dalla diretta nell'edizione 2020: l'Academy intende applicare il taglio a rotazione, garantendo in questo modo che non ci saranno categorie costantemente penalizzate. È difficile credere che i cosiddetti Oscar maggiori (regia, film, attrici e attori) subiranno un trattamento simile, dunque la rotazione potrebbe prevedere eccezioni. LE CRITICHE SOLLEVATE Già prima di conoscere le quattro categorie tagliate dalla diretta, molti addetti ai lavori avevano sollevato perplessità. Stiamo pur sempre parlando di una cerimonia che omaggia i vari lavori del cinema e un taglio appare come una mancanza di rispetto per coloro che contribuiscono in maniera essenziale alle sorti dell'industria cinematografica statunitense. L'idea poi di trasmettere comunque il discorso di ringraziamento è sembrata a molti una beffa: a conti fatti si risparmia il tempo dell'annuncio e dell'arrivo sul palco, un qualcosa che farà durare la diretta una decina di minuti in meno. L'eventuale taglio del discorso è una questione ancora più delicata: non merita forse un vincitore di esprimere pubblicamente riconoscenza per chi ritiene abbia contribuito al suo successo? Vedremo solo discorsi pirotecnici, di quelli pensati apposta per dare spettacolo? E l'eventuale silenzio di commozione, magari lungo qualche secondo e carico di significato, sarà tagliato pure quello? E al di là del discorso: come verranno gestiti i tagli in un caso come quello del direttore della fotografia Roger Deakins, la cui vittoria per 'Blade Runner 2049' è arrivata dopo tredici nomination ed è stata accolta da una sacrosanta standing ovation? Verrà tagliata pure quest'ultima, oppure accorciata? LE POLEMICHE: CATEGORIE DI SERIE A E DI SERIE B Da sempre ci sono Oscar più prestigiosi di altri ed è evidente che il grande pubblico guarda con particolare interesse a quelli riservati agli attori e alle attrici, con cui è più semplice provare empatia. Ma l'Oscar, che resta un premio assegnato dagli addetti ai lavori, non può fingere che fotografia e montaggio non siano un elemento fondamentale della grammatica cinematografica: è l'obiezione formulata via Twitter dal premio Oscar Guillermo Del Toro: LE POLEMICHE: L'OMBRA DI WALT DISNEY PICTURES C'è infine chi fa notare un aspetto destinato ad alimentare ulteriormente le polemiche: nelle quattro categorie relegate agli spazi pubblicitari non compaiono 'Black Panther' e 'Il ritorno di Mary Poppins'. "Entrambi i film sono prodotti da Disney", sottolinea il giornalista Rhett Bartlett. Che aggiunge: "Disney possiede ABC, che trasmette la cerimonia degli Oscar". Leggi anche: - Bafta 2019: vincono 'Roma' e 'La favorita'. Tutti i premi - Aquaman, in lavorazione lo spin-off horror - Aladdin, ecco Will Smith nei panni del genio