Roma, 20 aprile 2020 - "Onestamente, non credo sia probabile che le Olimpiadi di Tokyo 2020 si terranno l'anno prossimo". A lanciare l'allarme in vista dei Giochi a cinque cerchi in programma dal 23 luglio all'8 agosto 2021 è il noto infettivologo giapponese Kentaro Iwata, che durante una conferenza stampa online si è detto decisamente pessimista a riguardo.
"Le Olimpiadi richiedono due condizioni: controllare il Covid-19 in Giappone e controllarlo ovunque, perché devi accogliere atleti e spettatori da tutto il mondo - le parole professore nel dipartimento di malattie infettive all'Università di Kobe - Il Giappone potrebbe essere in grado di controllare la malattia entro la prossima estate, e spero ci riesca, ma non credo che lo stesso possa avvenire in ogni parte del pianeta, quindi sono molto pessimista sull'ospitare i Giochi nell'estate del 2021".
L'unico modo, secondo Iwata, sarebbe quello di porre dei vincoli a livello di pubblico, con le Olimpiadi che dovrebbero andare in scena "senza spettatori o con una partecipazione molto limitata". Uno scenario, quello profilato dall'infettivologo, da cui gli organizzatori prendono le distanze. L'intenzione infatti è quella di confermare le date stabilite e le classiche modalità. Non c'è "nessun piano B", ha affermato alla stampa Masa Takaya, portavoce del Comitato Organizzatore per le Olimpiadi di Tokyo.