L'adattamento cinematografico del romanzo 'Neuromante' è un sogno che Hollywood coltiva da anni. Ora pare che siamo di fronte al tentativo giusto, quello che potrebbe essere coronato da successo: 20th Century Fox ha affidato il film a Tim Miller, diventato famoso grazie a 'Deadpool' (2016).
L'IMPORTANZA DI NEUROMANTE
Pubblicato per la prima volta nel 1984 e portato in Italia due anni più tardi, 'Neuromante' è considerato il manifesto della fantascienza cyberpunk ed è il libro che ha trasformato William Gibson in uno degli scrittori più importanti della sua generazione. È stato infatti un enorme successo di pubblico ed è diventato il primo romanzo a vincere tutti i maggiori premi letterari dedicati alla science-fiction: il Premio Hugo, il Premio Nebula e Philip K. Dick Award. Ultimo dettaglio: è il primo capitolo della cosiddetta Trilogia dello Sprawl, che comprende anche 'Giù nel ciberspazio' (1986) e 'Monna Lisa Cyberpunk' (1988).
DI COSA PARLA NEUROMANTE?
Siamo in un futuro distopico. Il protagonista si chiama Henry Dorsett Case ed è un hacker che viene sorpreso a rubare informazioni al suo capo e che per punizione viene infettato con una neurotossina che gli impedisce l'accesso al cyberspazio. Alla ricerca disperata di una cura, Case viene reclutato dal misterioso Armitage, che gli promette di curarlo se in cambio lo aiuta a compiere una complessa e pericolosa missione. Nel corso dell'avventura, Case incontra una combattente artificialmente potenziata (Molly), la personalità senza corpo Dixie Flatline e l'intelligenza artificiale Invernomuto.
ATTUALITÀ E SFIDE DI NEUROMANTE
Il romanzo di William Gibson ha tutte le carte in regola per conquistare anche i lettori e gli spettatori contemporanei: si parla infatti di confini uomo/macchina sempre più sottili, dell'esistenza di una rete informatica omnicomprensiva e di oscuri intrighi di potere. La difficoltà maggiore è forse di tipo visivo: perché l'adattamento cinematografico abbia una sua dignità, occorre riuscire a immaginare un futuro cyberpunk credibile e al contempo originale. Non è un compito facile, come dimostrano molti film di fantascienza, che non sembrano capaci di rinnovare l'immaginario stabilito da Ridley Scott ai tempi di 'Blade Runner'(1982) e 'Alien' (1979).
IL PUNTO DI DOMANDA RAPPRESENTATO DA TIM MILLER
Sulla carta, non possiamo fare previsioni sul lavoro di Tim Miller: ha saputo farsi valere con 'Deadpool' e ha guadagnato sul campo una certa credibilità, ma quello è anche stato il suo esordio cinematografico e di conseguenza non ci sono molti appigli per capire come potrebbe sviluppare un progetto ambizioso come 'Neuromante'. È però un buon segno che James Cameron stia pensando a lui per affidargli il rilancio del franchise di 'Terminator'. Staremo a vedere come evolve la situazione.
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Lunedì 23 Dicembre 2024
ArchivioNeuromante: il romanzo di William Gibson diventa un film