Martedì 5 Novembre 2024

Monkey Shoulder, il whisky scozzese più trendy

Gli esperti di settore scommettono sul fatto che il 2018 sarà all'insegna del Monkey Shoulder, un blended malt scotch whisky molto interessante

Foto: William Grant & Sons

Foto: William Grant & Sons

Nel variegato e immenso mondo dei whisky scozzesi c'è un nome in particolare che è sempre più sulla bocca degli esperti e degli specialisti di settore: si tratta del Monkey Shoulder, distillato capace di battere la concorrenza di brand decisamente noti (Laphroaig, Macallan, Talisker, Lagavulin) nella corsa al titolo di prodotto più trend in vista del 2018. Insomma, è tempo di capire di cosa si tratta e perché attira così tanto l'attenzione. MONKEY SHOULDER: COS'È Il Monkey Shoulder è un blended malt scotch whisky, vale a dire un prodotto che nasce dalla miscelazione di differenti single malt scozzesi. Nel caso specifico, il mix ne prevede tre di altrettante distillerie dello Speyside, l'area che è considerata il cuore della produzione di whisky scozzesi: Glenfiddich, Balvenie e Kininvie. CHE SAPORE HA? In linea di massima, i whisky che provengono dallo Speyside sono morbidi, eleganti, con sapori che ricordano il miele, la vaniglia e la frutta fresca. È un gusto meno ruvido rispetto a quello torbato e affumicato dei cugini di Islay, ad esempio Ardbeg, Lagvulin e Caol Ila: di conseguenza le bottiglie dello Speyside sono ideali per introdurre i neofiti ai whisky, senza spaventarli con gusti troppo vivaci, e sono un tipo di prodotto particolarmente versatile da utilizzare nei cocktail. Di suo, il Monkey Shoulder presenta al naso note di frutta, vaniglia e spezie; in bocca è cremoso, elegante, con sentori di malto e frutti di bosco e con un finale che ricorda le botti di quercia in cui invecchia e che ha una leggerissima nota piccante. Il tutto senza mai perdere in eleganza e facilità di beva. PERCHÉ SI CHIAMA COSÌ? Al momento di scegliere il nome del blend, i lavoratori della distilleria hanno avuto un'idea: dedicare il whisky ai colleghi di un tempo, coloro che dovevano ancora girare l'orzo a mano durante la prima fase della sua lavorazione e che di conseguenza si ritrovavano spesso con la spalla dolorante, se non addirittura infortunata. Da qui il nome Monkey Shoulder, la spalla della scimmia. QUANTO COSTA? Il rapporto qualità/prezzo del Monkey Shoulder è particolarmente interessante: una bottiglia si può facilmente acquistare intorno ai 35-40 euro, cifra vantaggiosissima se teniamo conto che il prezzo medio di un whisky scozzese tende a essere più alto. Ultimo dettaglio: dietro questo prodotto c'è l'azienda William Grant & Sons. Leggi anche: - Irish Whiskey, si prevede un'ascesa nel 2018 - Birre artigianali, i trend del 2018 - Cocktail bar: la app con i migliori d'Italia