Martedì 24 Dicembre 2024

Mission Impossible: quali sono gli stunt più pericolosi?

Di tutte le volte che Tom Cruise ha rischiato grosso sul set, cinque sono i momenti che secondo il regista Christopher McQuarrie hanno fatto la storia

Una scena di 'Mission: Impossible – Fallout' – Foto: Paramount Pictures

Sull'onda dell'uscita nelle sale statunitensi di 'Mission: Impossible – Fallout' (che in Italia arriva a fine agosto), il New York Times ha chiesto al regista Christopher McQuarrie di elencare gli stunt più pericolosi effettuati da Tom Cruise sul set (è cosa nota che l'attore preferisce non farsi sostituire da una controfigura). COME CALCOLI LA PERICOLOSITÀ? Il regista ha deciso di adottare come criterio quello che ha definito "inherent danger", cioè un mix fra il livello di pericolo e il numero di secondi durante i quali Tom Cruise è stato esposto a quel rischio. Poi ha preso in considerazione i due capitoli di 'Mission: Impossible' che ha diretto: il recente 'Fallout' e il precedente 'Rogue Nation' (2015). 5 – LA SCENA SUBACQUEA DI ROGUE NATION Tom Cruise e la protagonista Rebecca Ferguson hanno dovuto allenarsi con dei professionisti per imparare a trattenere il fiato fino a sei minuti e mezzo e rendere possibile le riprese. La lavorazione è stata estenuante, racconta McQuarrie, sia dal punto di vista fisico, sia da quello mentale. Anche perché se fai il più piccolo errore, non è che puoi prendere fiato e rimediare. 4 – L'INSEGUIMENTO IN MOTO DI FALLOUT Senza particolari misure di sicurezza, lanciato a volte a 160 chilometri orari, in mezzo al traffico: una scena pericolosissima anche tenendo conto che tutti i piloti presenti, a parte Tom Cruise, erano stuntman professionisti. Alcuni però erano francesi e le difficoltà di comunicazione hanno fatto sì che non sempre fossero esattamente dove avrebbero dovuto: ulteriore elemento di rischio. 3 – IL LANCIO CON IL PARACADUTE IN FALLOUT Racconta Christopher McQuarrie che la lavorazione è stata un incubo: la scena avviene al tramonto e questo concedeva alla troupe solamente tre minuti al giorno per le riprese. Bisognava inoltre lanciarsi da 10 chilometri d'altezza, con tute termiche e bombole d'ossigeno, far sì che Tom Cruise raggiungesse la controfigura di Harry Cavill in volo, interagisse con lui e poi aprisse il paracadute a 300 metri d'altitudine. 2 – AGGRAPPATO ALL'AEREO IN ROGUE NATION Tom Cruise indossa un cavo di sicurezza, nascosto dal vestito, ma questo non elimina tutti i rischi di restare aggrappato all'esterno di un aereo mentre decolla, perché se il pilota accelera troppo non c'è cavo che tenga ed eventuali detriti (o uccelli) che dovessero impattare con il corpo dell'attore lo farebbero a una velocità enorme. Tappi per le orecchie e speciali lenti a contatto proteggevano timpani e occhi, ma rendevano l'attore praticamente sordo e cieco, così da non poter comunicare con la troupe. 1 – L'INSEGUIMENTO IN ELICOTTERO DI FALLOUT Per realizzare la sequenza Tom Cruise ha dovuto prendere il brevetto di volo. Poi ha fatto tutto ciò che gli istruttori ti dicono di evitare se vuoi prendere il brevetto: rischiare di mandare in stallo l'elicottero e volare troppo vicino a un altro apparecchio o alle pareti rocciose. Pare che l'attore si sia divertito un mondo. Leggi anche: - Tom Cruise: più corre, migliori sono i suoi film - Gerard Butler può impedire la terza guerra mondiale? - Emma Stone e Jonah Hill cavie umane. Ecco Maniac su Netflix