Applausi scroscianti e fischi assordanti. Sin da quando 'Madre!' (titolo originale: 'Mother!') ha debuttato nel corso del Festival di Venezia 2017, il pubblico si è diviso e ormai sembra impossibile avere mezze misure: il film con Jennifer Lawrence e Javier Bardem lo ami o lo odi. Proviamo a fare il punto della situazione a pochi giorni dal debutto nelle sale italiane, fissato per giovedì 28 settembre.
COS'È
È un film drammatico che mescola suggestioni horror e mistery per imbastire un racconto dichiaratamente allegorico. I nomi dei protagonisti, per esempio, identificano semplicemente il loro status: Madre, Lui, Uomo, Donna, eccetera.
LA TRAMA
Siamo in un'abitazione recentemente acquistata da una coppia: lei la sta rimettendo in ordine e abbellendo al meglio delle sue forze, lui, che è scrittore, passa da una stanza all'altra in preda a un forte blocco creativo. L'arrivo inatteso di due estranei viene vissuto male dalla donna, che sente invasa la propria casa e la propria intimità, ma sembra risvegliare la creatività dell'uomo: siamo all'inizio di un percorso sempre più inquietante.
IL TRAILER
L'AUTORE
'Madre!' è il settimo lungometraggio del regista e sceneggiatore newyorkese Darren Aronofsky, che ha esordito nel 1998 con 'Pi greco - Il teorema del delirio' e che da allora ha realizzato film altalenanti: i riusciti 'The Wrestler' e 'Il cigno nero', ma anche il poco convincente 'Noah' e il disastroso 'The Fountain'. Al di là dell'incostanza, è però innegabile che sia un autore abile e coraggioso, che punta a non cadere ai cliché rassicuranti.
IL CAST
Per questo suo ultimo lavoro, Aronofsky ha affidato il ruolo protagonista a Jennifer Lawrence e le ha affiancato colleghi di tutto rispetto come Javier Bardem (che interpreta lo scrittore in crisi creativa), Ed Harris e Michelle Pfeiffer (gli intrusi).
ROSEMARY'S BABY
'Madre!' prende ispirazione da uno dei migliori horror psicologici di sempre: 'Rosemary's Baby', scritto e diretto da Roman Polanski, uscito nel 1968, con Mia Farrow e John Cassavetes protagonisti. Se hai presente il modello e non ti è piaciuto, allora pensaci due volte prima di pagare un biglietto per vedere 'Madre!'.
LA DICHIARAZIONE DELL'AUTORE
Presentando 'Madre!' al Festival di Venezia, Darren Aronofsky ha diffuso un comunicato che aiuta a capire da dove viene il suo film: "Viviamo in tempi folli. Mentre la popolazione mondiale si avvicina a toccare gli otto miliardi, ci troviamo di fronte a questioni tanto grandi da sembrare difficilmente comprensibili: gli ecosistemi crollano mentre assistiamo a un tasso d'estinzione senza precedenti; le crisi dei migranti travolgono i governi; gli Stati Uniti si comportano in modo schizofrenico, prima contribuendo a raggiungere un trattato sul clima e poi ritirandosi dagli impegni assunti; antiche controversie tribali e credenze continuano a produrre guerra e divisione […].Come specie la nostra impronta è pericolosamente insostenibile, tuttavia viviamo in uno stato di negazione sulle prospettive del nostro pianeta e sul nostro ruolo. Da questa zuppa primordiale di angoscia e di impotenza, mi sono svegliato una mattina e questo film è sgorgato dalla mia mente come una sorta di sogno febbrile".
IL PARERE DI CHI L'HA VISTO
Non c'è dubbio che stiamo parlando di un lavoro profondamente personale, visionario, ambiziosissimo e probabilmente inadatto ai gusti del pubblico più ampio, che tendenzialmente non ama essere frastornato senza avere chiari punti di riferimento per un'interpretazione razionale di quanto ha visto. Detto questo, il punto dirimente è se Aronofsky è stato onesto oppure ha peccato di narcisismo: qui i pareri divergono in modo piuttosto netto. Mai come in questo caso la soggettività di ognuno ha fatto la differenza.
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Lunedì 23 Dicembre 2024
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