Champagne, ultima frontiera: lo spazio. La grande maison G.H. Mumm lancerà a settembre il suo champagne più avveniristico, il Grand Cordon Stellar, studiato per degustazioni a gravità zero. Il primo spumante per astronauti.
COME FUNZIONA LO CHAMPAGNE A GRAVITÀ ZERO
La sfida più complessa è quella di versare un liquido in assenza di peso senza che si disperda in mille bollicine. I designer e i progettisti che hanno lavorato con Mumm (ci sono voluti tre anni) hanno creato una bottiglia particolare: sfruttando la pressione all'interno, spinge fuori una piccola quantità di vino, che a gravità zero si trasforma in una bolla di schiuma che viene a sua volta catturata da un anello posto sul collo. Raccolta con appositi bicchieri, anch'essi studiati ad hoc, la bolla aderisce alle pareti di vetro grazie alla tensione superficiale senza svolazzare in giro, pronta per il cin cin.
È ANCHE BUONO?
Stando alle parole di Didier Mariotti, chef de cave di Mumm, bere il Grand Cordon Stellar "è una sensazione davvero sorprendente". Non appena la schiuma entra in bocca, torna allo stato liquido del vino e si espande ad accarezzare l'intero palato, appunto per via dell'assenza di gravità. Mariotti garantisce che in questo modo la percezione al gusto ne risulta enfatizzata, con bolle più morbide e una maggiore sensazione di rotondità.
DOVE POSSO BERLO?
Mumm servirà il Grand Cordon Stellar a bordo dell'Airbus A310 ZERO-G di Novespace, la società francese che organizza voli parabolici che permettono di simulare l'assenza di gravità: per qualche decina di secondi i passeggeri fluttuano in aria come se fossero davvero nel vuoto del cosmo. Ma Mumm guarda oltre e punta a portare il suo champagne nelle missioni spaziali e nei futuri voli commerciali fuori dall'atmosfera terrestre. E poi chissà, su Marte?
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Martedì 5 Novembre 2024
ArchivioLo champagne da bere nello spazio a gravità zero