di Eva Desiderio
"Elegante ma anche informale, l’uomo Lardini resta fedele a se stesso ma sempre attuale e al passo con quello che il mercato richiede. Così Luigi Lardini, direttore creativo del brand che ha sede nelle Marche a Filottrano e che da qui ha spiccato il volo tanti anni fa verso l’eccellenza e l’internazionalità. Un’azienda di famiglia in cui tradizione e innovazione vanno a braccetto collezione dopo collezione, con gli occhi puntati alla seconda generazione che sta iniziando a consolidarsi sul lavoro.
Per la collezione autunno-inverno 23-24, Lardini ha grandi novità, e non solo stilistiche. Infatti il titolo della nuova avventura è ’Le ragioni di un cambiamento’, a segnare la svolta decisiva del passaggio da Firenze a Milano, dagli stand di Pitti Uomo dove il marchio Lardini è stato protagonista indiscusso per anni al debutto nel calendario della Fashion Week. Decisione importante e strategica.
E per spiegare questo salto nel nuovo ecco le parole di Anais Nin. "Se si cambia interiormente – afferma –, non si deve continuare a vivere con gli stessi oggetti". Infatti il 13 gennaio Lardini, marchio simbolo della qualità artigianale e unicità sartoriale, debutta in calendario alla Milano Moda Uomo con ’Evolving Elegance’ con una presentazione stampa e un party con i dj di fama internazionale Mace e Cristina Lazic, a Palazzo Mezzanotte.
Il brand che affonda le radici in un know-how fatto di storia, Made in Italy e amore per la qualità si trasforma rinnovandosi. Evolving Elegance rappresenta il processo di rinnovamento del brand perfezionando un’estetica che coltiva il saper fare e la qualità in parallelo al desiderio di vestire un mondo che cambia. Si pensa alle nuove generazioni, che puntano all’inclusività e alla sostenibilità. Perchè la moda maschile è un eterno ricominciare.
"Sono passati 43 anni dall’inizio della nostra attività – spiega Andrea Lardini, Ceo del marchio – e durante questo lungo periodo abbiamo dovuto superare tutti i momenti di crisi. Oggi lo scenario con cui ci troviamo ad operare è sempre più complesso e soggetto a quei fattori esogeni che chiaramente non si possono controllare. Questo induce ad essere sempre più attenti e preparati ai cambiamenti ed a perfezionare le nostre strategie. La scelta di essere nel calendario della Camera Nazionale della Moda, che ringraziamo vivamente – continua Lardini – è la conferma dell’evoluzione che il brand sta intraprendendo e che intende rafforzare all’insegna dell’Evolving Elegance".
Poi i capi di ’Lardini Attitude’: il new tailoring è black, rock, chic per prendersi la libertà di cercare un altro ruolo alla sartoria e darle un twist un po’ hard e un po’ Eighties. Linee smilze, figure verticalizzate, design affilato ma speziato da una punta diprovocazione. Omaggio ai gruppi rock degli anni Settanta e Ottanta evidenziato dai materiali di altissimo livello: sablé di viscosa e lana, moiré in seta, jacquard di flanella, pellicce ecologiche in mohair e lana, mischie di alpaca e lana, cuoio e pelle pieno fiore, panno dalla mano pesante.
"Da un lato ci sono cappotti di derivazione militare con revers in contrasto, pantaloni dal profilo scarno, giacche dalle proporzioni corte, svelte, mercuriali sia tre bottoni sia doppiopetto – dice il direttore creativo Luigi Lardini – spesso con la sorpresa di una manica in cuoio. Dall’altro: il trionfo del coordinato, abito-cravatta-cappotto nello stesso tessuto. Una filosofia del vestire sicura di sé: i pin delle tribù punk sono rivestiti in raso o smaltati disseminati su giacche e biker jacket, i blazer hanno strutture definite o sono fluidi come cardigan. Accenti genderless: il trench è lo stesso della collezione femminile; la giacca con le spalle raglan di Lardini Donna migra nella linea Attitude con camicie in seta a sciarpa che si può annodare".
Capo simbolo: la giacca spencer. In panna, grigio, blu, nero, verde militare. Enfasi sul mono-tono: mantello, pantaloni, giacche e perfino calzature nello stesso colore. Le vestibilità confortevoli accostano la comodità dello streetstyle. "Non può mancare – chiude Luigi Lardini – la linea Lardini Collection: rileggere i classici, per connettersi in maniera diretta all’heritage del brand".