Il Peloponneso, culla della storia greca, è una meta molto meno battuta rispetto a isole come le Cicladi, dove imperano il divertimento e la vita notturna. La penisola a sud della Grecia è il regno del relax, delle suggestioni mitologiche, delle spiagge deserte, dell'interno fatto di villaggi e tradizioni culinarie entusiasmanti. Nel Peloponneso, e più in particolare nella penisola del Mani, sembra di essere tornati indietro nel tempo, una sensazione che è sempre più difficile trovare in viaggio.
FERMO NEL TEMPO
Fino a metà del Novecento, il Mani era sconosciuto ai più. Fu lo scrittore-viaggiatore inglese Patrick Leigh Fermor a scoprirlo e a raccontarlo, nel libro Mani: viaggi nel Peloponneso, pubblicato nel 1958. Nonostante tutto, la zona non è stata presa d'assalto dal turismo di massa: una terra aspra, con poche strutture mainstream e molto da esplorare. Così oggi la regione fra Kalamata e Ghiteio è rimasta sostanzialmente identica a come è sempre stata. E la gente del luogo, che si considera con orgoglio discendente dagli Spartani, ha saputo mantenere intatte molte tradizioni. Motivo irresistibile per visitare questa terra.
OLIVE E SPIAGGE
Kalamata è famosa in tutto il mondo per le olive, che sono scure, carnose, saporitissime. Le offrono praticamente tutti i ristoranti della zona: degustarle con i formaggi locali di ovini, accompagnate da vino bianco fresco su una terrazza sul mare è forse l'esperienza più tipica che si può fare in Grecia, quei momenti che vorresti non finissero mai.
Tutto il Mani è costellato di belle spiagge: a volte sono difficili da raggiungere ma ripagano sempre lo sforzo. C'è sempre poca gente anche in agosto e la pace è garantita. Su tutte merita una visita quella di Voidokilia, un semicerchio tracciato con il goniometro in cui l'acqua è di un azzurro abbacinante, circondata dal verde della vegetazione. Un'altra è Simos Beach, sull'isola di Elafonissos, dove sembra di essere ai Caraibi. Sono due fra le spiagge più belle d'Europa.
VINO E ESCURSIONI
Monemvasia è uno dei centri più importanti della zona, città di pescatori, di cultura (c'è il Teatro di Epidauro) e di vino: qui è nato il Malvasia (che dà il nome alla città), il vino dolce, che si abbina sorprendentemente al pesce (polpo, calamari).
Neapolis, oltre al mare, offre possibilità di fare escursioni all'interno, per ripararsi anche dal sole che in estate può stancare. Tra boschi e sentieri, una meta interessante è la anomala foresta di Capo Malea, dove a dominare la scena sono le palme fossili, pietrificate vicino al mare.
Domenica 22 Dicembre 2024
ArchivioGrecia, perché un viaggio nel Mani è un'esperienza straordinaria