Martedì 24 Dicembre 2024

Gin, gli 8 italiani da provare

Cocktail bar ed enoteche registrano il trend del gin e anche il mercato italiano risponde con prodotti nostrani. Ecco alcuni consigli d'assaggio, dal Solo Wild Gin a Vallombrosa, dal Marconi 46 a The Greedy.

Marconi 46 (Foto: Poli Distillerie)

Il gin è una delle tendenze più in voga del momento e la ricerca di prodotti di alta qualità è in crescita in Europa come negli Stati Uniti. L'Italia non fa eccezione e ormai le distillerie nostrane che producono gin si contano a decine.
 
Le ricette, ovviamente, variano anche di molto. Il punto di partenza è uguale per tutti, perché un gin deve essere necessariamente ottenuto dalla fermentazione di orzo e frumento, cui vengono aggiunte le cosiddette botaniche, cioè una miscela di erbe, spezie, piante e radici, con l'immancabile presenza delle bacche di ginepro. Sono proprio le botaniche e i metodi di distillazione che consentono le interpretazioni più varie e particolari e che danno origine ai profumi e ai sapori caratteristici di ogni produttore.
 
Per cercare di orientarsi, pur senza l'ambizione di esaurire lo spettro delle proposte che meritano, iniziamo a segnalare alcuni prodotti di sicuro effetto.
 
SOLO WILD GIN
La sua peculiarità è che al posto del consueto bland di botaniche viene utilizzato esclusivamente il ginepro selvatico raccolto a mano da piante cresciute spontaneamente lungo le coste di Sardegna. Lo produce a Sassari l'azienda Pure Sardinia.
 
MARCONI 46
È l'ultimo nato in casa Poli Distillerie, storico produttore di grappa con sede a Schiavon, ed è ispirato ai boschi dell'Altopiano di Asiago. Le botaniche sono ginepro, pino mugo, pino cembro, menta, cardamomo e coriandolo, che conferiscono un gusto balsamico molto persistente.
 
GINO
Tutti ingredienti bio per un gin che utilizza ginepro, liquirizia, rosa damascena, limone e salvia. Ne risulta un distillato molto versatile, ideale per i cocktail perché ha una bella personalità ma non troppo accentuata. Prodotto da Laboratorio Origine di Valle Bormida, a Cengio (SV).
 
DOL GIN
Mescola la bellezza di 24 botaniche ed è distillato solo con erbe e ingredienti delle Dolomiti, con l'unica eccezione della scorza di limone che proviene dal Lago di Garda. L'acqua per la riduzione alcolica è quella del ghiacciaio della Val Senales in Alto Adige. Prodotto dalla distilleria Zu Plun di San Valentino-Siusi (BZ).
 
VALLOMBROSA
Prodotto dai monaci della Congregazione Benedettina di Vallombrosa, in provincia di Firenze, è considerato uno dei migliori gin italiani. Il processo di distillazione prevede l'utilizzo di una sola botanica, una varietà selvatica di bacche di ginepro che cresce vicino all'abbazia.
 
FRED JERBIS
Più adatto alla degustazione liscia che ai cocktail, è un gin di straordinaria complessità, con ben 43 botaniche fra cui limone, arancia, mandarino, timo, lavanda, menta, finocchio, pino mugo, iris, salvia sclarea, liquirizia, zafferano e maggiorana. Prodotto da L.F. Opicifium di Spilimbergo (PN).
 
THE GREEDY
Pensato e inventato dalla padovana About Ten, e poi distillato in Inghilterra con una ricetta italianissima, è un gin che sfrutta 18 botaniche fra cui lavanda, scorza di limone, angelica, tè verde e bergamotto. È molto complesso e ricco e proprio per questo richiede mani esperte per essere mescolato con efficacia in un cocktail.
 
TOVEL'S GIN
Prodotto dall'omonima distilleria nel parco naturale Adamello Brenta, nel cuore delle Dolomiti trentine, è un gin pieno e strutturato che sfrutta un particolarissimo bouquet di botaniche: genziana, cumino dei prati, frassino orniello, fiori di sambuco, scorze di limone, corniolo, angelica e pino mugo.