Roma, 7 novembre 2022 - "Il denaro contante è ancora molto importante nella vita delle persone. Ma il suo utilizzo è in declino in molte parti del mondo. Un euro digitale integrerebbe i contanti". Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, nella conferenza sull'euro digitale. "La Bce stima che i pagamenti non in contanti effettuati nell'Eurozona nel 2021 siano aumentati del 12,5% a 114 miliardi di transazioni per un valore totale di 197 mila miliardi di euro", ha precisato Dombrovskis. "I pagamenti con carta - ha aggiunto - hanno rappresentato quasi la meta' di queste transazioni". "Un euro digitale ha il potenziale per apportare numerosi vantaggi ai consumatori e alle imprese ma porrebbe anche molte sfide al sistema finanziario", ha avvertito il commissario. La valuta alternativa al contante "fornirebbe un'alternativa di denaro pubblico ai mezzi di pagamento digitali privati. Sarebbe un mezzo di pagamento digitale sicuro, istantaneo ed efficiente che tutti potrebbero utilizzare", ha concluso Dombrovskis.
La creazione di un euro digitale "è più di una semplice iniziativa della Bce", conferma la presidente della Bce Christine Lagarde che per questo invoca la cooperazione fra le parti - Commissione, Bce, Europarlamento - che insieme stanno lavorando a "all'adozione di una cornice legale che darebbe a tutte le parti il tempo di prepararsi" al varo della valuta comune digitale: "Sono convinta che lavorare insieme verso questo obiettivo è il modo migliore per gestire l'era digitale" che ci attende, ha concluso. Anche il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, si dice convinto che "riusciremo a trovare i giusti equilibri ed evitare il rischio di restare indietro. Mentre dobbiamo affrontare le sfide se vogliamo mantener la forza dell'eurosistema nel panorama globale". Al convegno sull'euro digitale Gentiloni ha ribadito che "il prossimo anno" la Commissione presenterà una proposta legislativa sull'euro digitale. Intanto in questa fase "viviamo in un periodo di dollaro molto forte, ma dovremmo essere orgogliosi anche sui risultati dell'euro negli ultimi 20 anni. Risultati che sono parte del ruolo globale dell'Ue. L'euro è la seconda maggiore valuta a livello globale, ed è una valuta usata anche fuori dall'area euro", ha rilevato. Ciò detto, come concordato a livello di G7 bisogna riporre attenzione sulle valute digitali delle banche centrali "nel gestire i rischi di mantenere la sovranità di altre giurisdizioni, questo implica la possibilità di stringere accordi specifici" con altre giurisdizioni, "non solo per evitare di intaccare la sovranità altrui, ma anche per evitare ricadute non volute sul nostro sistema europeo", ha avvertito.