C'è un mondo segreto che si nasconde dentro il tuo telefono, molto più vasto e folle di quanto tu possa immaginare. E sta per arrivare su grande schermo: giovedì 28 settembre esce infatti nelle sale italiane 'Emoji: accendi le emozioni'. Ecco il trailer, qualche informazione e il parere di pubblico e critica.
COS'È
È un film d'animazione pensato per intrattenere un pubblico di giovani e giovanissimi strizzando l'occhio a cose che loro conoscono molto bene (telefonini e social network) e puntando sulla commedia e sull'azione.
LA TRAMA
Tra le app del cellulare del giovane Alex si nasconde Messaggiopoli, città dove vivono tutte le sue emoji preferite, in attesa di essere utilizzate. Ognuna ha una sola espressione, che deve essere in grado di replicare all'occorrenza, sempre identica. Tra di esse c'è però un'eccezione: si chiama Gene ed è in grado di assumere espressioni differenti. Questa dote mette però l'intera Messaggiopoli in serio pericolo e toccherà proprio a Gene il compito di imbarcarsi in una missione di salvataggio.
IL TRAILER
IL REGISTA E SCENEGGIATORE
'Emoji: accendi le emozioni' è scritto e diretto da Tony Leondis, statunitense cinquantenne al suo secondo lungometraggio animato dopo 'Igor' (2008), commedia per famiglie che racconta la storia del servitore gobbo di uno scienziato pazzo. 'Igor' era stato accolto con qualche perplessità, ma aveva guadagnato abbastanza da rientrare nei costi, seppur di poco.
L'ESEMPIO DI TOY STORY
Tony Leondis ha dichiarato che l'idea di 'Emoji' gli è venuta grazie alla passione nutrita per 'Toy Story', grande classico di Pixar. Si è infatti domandato quali fossero i nuovi giocattoli, quelli che ancora non erano stati al centro di un film. Tempo di ricevere sul proprio telefono cellulare un messaggio con annesso emoji, ed ecco l'ispirazione che ha poi portato al suo secondo lungometraggio.
IL PARERE DI CHI L'HA VISTO
Nonostante 'Emoji: accendi le emozioni' abbia incassato più del triplo del budget (quasi 180 milioni di dollari a fronte di un investimento di 50 milioni), critica e pubblico internazionali lo hanno stroncano impietosamente. Sono stati presi di mira soprattutto la narrazione piuttosto esile e l'assenza di trovate visive capaci di sorprendere un minimo gli spettatori. L'idea di partenza, dicono molti, non era particolarmente interessante, ma il problema vero è stato come quell'idea è stata portata su grande schermo.
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Martedì 5 Novembre 2024
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