New York, 11 marzo 2016 - Dustin Hoffman, in lacrime, durante la nuova trasmissione di Pbs, 'Finding your Roots' (Alla scoperta delle tue radici). "Sono qui perché qualcuno nella mia famiglia si è sacrificato per me", ha detto l'attore visibilmente scosso dopo aver appreso che la bisnonna Libba è sopravvissuta a cinque anni in un campo di concentramento russo e che il marito e il figlio furono invece uccisi dalla polizia segreta sovietica dopo lo scoppio della guerra civile nel 1917.
All'epoca le famiglie ebree in Russia erano prese di mira e la famiglia di Hoffman viveva in una zona che ora corrisponde all'Ucraina. Una storia tenuta nascosta ad Hoffman dal padre.
L'attore 78enne ha anche scoperto che la bisnonna al suo arrivo a Ellis Island, nel 1932, combatté contro ostacoli inimmaginabili per entrare negli Stati Uniti nel 1930, all'età di 62 anni. Aveva infatti perso un braccio e vedeva poco. L'immigrazione la classificò come affetta da 'demenza senile'.
Dopo essere riuscita a sfuggire ai campi di concentramento, la donna andò in Argentina e da lì negli Stati Uniti dove con la sua famiglia si stabilì a Chicago. La bisnonna di Dustin Hoffman è morta nel 1944 all'età di 76 anni.