Lunedì 23 Dicembre 2024

Da Cracco a Bottura, ecco gli chef italiani che guadagnano di più

Gli chef sono vere e proprie aziende dal business ramificato. Al primo posto la famiglia Cerea di Bergamo, poi gli Alajmo e Carlo Cracco

Massimo Bottura (Ansa)

Se sei bravo e ti sai muovere bene, non solo tra i fornelli ma anche con i media, fare lo chef rende eccome. I dati di Infocamere e Cerved permettono di scoprire i guadagni degli chef italiani nel 2016 e di stilare una classifica dei Paperoni dei fornelli. Il primo posto? Non i protagonisti di Master Chef Carlo Cracco, Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri e nemmeno Massimo Bottura, la cui Osteria Francescana ha ricevuto il premio di miglior ristorante del mondo proprio nel 2016. Il trono è occupato dalla famiglia Cerea, a capo di un impero la cui punta di diamante è il ristorante Da Vittorio a Brusaporto (in provincia di Bergamo). I CONTI STELLATI La cucina è anche matematica finanziaria. Secondo un'analisi della società Jfc, lo chef che ottiene una stella Michelin vede un incremento del fatturato del 53,2% e in generale un giro di affari di 708 mila euro l'anno. Due stelle significano 1,12 milioni di euro, tre stelle portano a 1,54 milioni. Al di là di questo aspetto prettamente industrial-culinario, l'indotto dei grandi chef, che ormai sono vere e proprie aziende, comprende i cachet per le apparizioni televisive, le consulenze (c'è chi incassa 180 mila euro), le partnership, le conferenze, gli showcooking (pagati anche 32 mila euro) la produzione e la vendita di prodotti alimentari, la pubblicità. L'Italia risulta al secondo posto in Europa, dopo la Francia, quanto a ristoranti stellati (sono 334), i quali hanno un giro d'affari complessivo di 260 milioni di euro l'anno. I PAPERONI DELLA CUCINA ITALIANA 1. Famiglia Cerea, ristorante Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo) – 15 milioni di euro 2. Famiglia Alajmo, ristorante Le Calandre a Sarmeola di Rubano (Padova) – 11 milioni di euro 3. Carlo Cracco, risotrante Cracco (Milano) – 7,5 milioni di euro 4. Giancarlo Perbellini, ristorante Perbellini a Isola Rizza (Verona) – 6 milioni di euro 5. Andrea Berton, ristorante Berton (Milano) – 5,4 milioni di euro 6. Antonino Cannavacciuolo, Villa Crespi a Orta San Giulio (Novara) – 5,2 milioni di euro 7. Massimo Bottura, Osteria Francescana (Modena) – 5 milioni di euro 8. Niko Romito, ristorante Reale a Castel di Sangro (L'Aquila) – 3,7 milioni di euro 9. Enrico Bartolini, ristorante Mudec (Milano) – 2,7 milioni di euro 10. Moreno Cedroni, ristorante Madonnina del Pescatore a Senigallia (Ancona)