Ci sono persone che hanno il cosiddetto “pollice verde” e riescono a far crescere qualunque cosa senza apparente sforzo. Per tutti gli altri, tenere piante e fiori all'interno del proprio appartamento può rappresentare una piccola sfida, che però vale la pena di essere affrontata. Ecco tre consigli di base, che valgono un po' per tutte le situazioni.
PIANTE GRASSE E LUCE
Il vantaggio delle piante grasse è che sono relativamente facili e veloci da curare. Prima però di potere godere di questi benefici bisogna averle posizionate nel modo corretto all'interno del nostro appartamento. La chiave di volta è tenere conto che necessitano di molta luce: siccome i vetri di casa, per quanto puliti alla perfezione, ne filtrano comunque una grande quantità, la soluzione è posizionare i vasi il più vicino possibile alle finestre, meglio quelle che ricevono luce diretta. Se non possiamo farlo, allora è consigliabile coltivare piantine che crescono bene anche lontano dal sole. Per esempio quelle che provengono dai sottoboschi delle foreste tropicali, dove la luce scarseggia: in questo caso, però, occorre fare attenzione a non tenerle in prossimità di spifferi freddi.
IL VASO? LE DIMENSIONI CONTANO
Nei negozi specializzati in piante d'arredamento capita di vedere vasi o terrari molto piccoli, che puntano al design più che all'efficacia. In realtà, non è obbligatorio sacrificare l'estetica, ma è opportuno prestare la giusta attenzione a due fattori. Il primo è la dimensione: se è troppo ridotta significa che la pianta tenderà a crescere anche al di fuori del proprio contenitore, rendendo laboriosa l'innaffiatura e scarso l'approvvigionamento delle sostanze nutritive contenute nel terriccio. Il secondo fattore da considerare è l'importanza di una buona circolazione d'aria: terrari chiusi o magari con solo una piccola apertura verso l'esterno, non vanno bene.
ATTENZIONE AL KOKEDAMA
Il kokedama è un'antica tecnica giapponese che avvolge le radici di una piantina in una palla di fango rivestita di muschio: l'assenza del vaso fa parte del suo fascino estetico e consente facilmente di appendere i kokedama al soffitto, utilizzando un filo di nylon e creando un giardino sospeso. Non bisogna però sottovalutare che questo tipo di coltivazione implica una cura quotidiana, soprattutto per quanto riguarda l'innaffiatura, con il conseguente rischio di sporcare a terra se la pianta è appesa piuttosto che appoggiata su un vassoio. È dunque importante tenere bene a mente questo aspetto, prima di farci sedurre dall'innegabile bellezza dei kokedama.
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Martedì 24 Dicembre 2024
ArchivioCome prendersi cura di piante e fiori da appartamento?