Roma, 23 aprile 2015 - Non rinuncia alla battuta e, divertito, Christo dice: "Questa volta farò camminare la gente sull’acqua". Sì, proprio così, per 16 giorni, nel giugno 2016, farà camminare le persone sulle acque del lago d’Iseo realizzando "The Floating Piers", una sorta di spettacolare passerella lunga 3 chilometri. L’artista americano di origine bulgara lo ha annunciato ieri in una conferenza stampa presso il Maxxi, affiancato dal critico d’arte Germano Celant, direttore del progetto. Christo, che in passato ha sempre condiviso tutti i suoi progetti con la moglie Jeanne-Claude, scomparsa nel novembre del 2009, ha tra l’altro impacchettato il Reichstag, a Berlino, e Pont Neuf, a Parigi. Il suo primo intervento in Italia risale al 1968 quando, a Spoleto, durante il Festival dei Due Mondi, impacchettò la Torre Medievale e la Fontana. Poi, a Roma, nel 1974, è stata la volta di un tratto delle mura aureliane, all’altezza di Porta Pinciana, all’imbocco di via Veneto. Christo, un nuovo progetto in Italia? "Io e Jeanne-Claude abbiamo sempre adorato l’Italia e da quarant’anni abbiamo qui anche molti amici. Germano è uno di questi e contavo su di lui per avere tutti i permessi necessari. In effetti è stato così, è riuscito a farci avere in due anni tutte le autorizzazioni. Altrove occorrono anche vent’anni. Avevamo tentato qualcosa di analogo a Tokio e sul Rio de la Plata, ma avevamo dovuto rinunciare". In che cosa consisterà "The Floating Piers"? "Ci sono sempre piaciute moltissimo le acque e in particolare ci è sempre piaciuto collegare l’acqua alla terra, giocare con la fluidita dell’acqua e la rigidità della terra. 'The Floating Piers', sarà la prima installazione su un lago. Sul lago d’Iseo realizzeremo una passerella lunga 3 chilometri, formata da 200mila cubetti di polietilene ad alta densità che formeranno un pontile galleggiante, creando un collegamento tra Sulzano e l’isola di San Paolo, normalmente raggiungibile soltanto con un traghetto. Questo pontile verrà ricoperto da un tessuto largo 16 metri, un telo a trama fitta di colore giallo scuro, oro, che farà percepire l’acqua sotto ai piedi. Sarà proprio come camminare sull’acqua. L’ingresso, gratuito, sarà da Sulzano. Poi, dopo 16 giorni, verrà tutto smontato e il materiale riciclato". Come è avvenuta la scelta del lago d’Iseo? "Cercavo un lago nel nord Italia e avevo preso in considerazione il lago Maggiore, il lago di Como, il Garda e appunto il lago d’Iseo. Volevo un lago dalle acque tranquille, con le coste non troppo edificate, con un paese non caotico. Il lago d’Iseo mi è sembrato l’ideale, anche per la presenza dell’isola e delle montagne tutt’intorno. Dall’alto, dall’uscita dell’autostrada, si avrà una vista entusiasmante". Che materiale userà per il telo? "Una fibra artificiale, la stessa già usata per Pont Neuf. Le fibre naturali non sarebbero abbastanza resistenti". Quanto verrà a costare? "Costerà quel che costerà. Mia moglie, che era molto più spiritosa di me, risponderebbe, 'qual è il budget per un figlio?'. Comunque, il costo del progetto dovrebbe essere di 10 milioni di euro, una somma messa insieme vendendo a collezionisti e gallerie i miei disegni originali, i bozzetti con cui preparo il progetto. Tra breve compirò 80 anni, non ho assistenti e da cinquant’anni lavoro in uno studio a Manhattan. Non è facile, ma ce la facciamo". Il progetto ha anche significati religiosi? "No, è soltanto un modo per entrare in diretto contatto con la natura. Invitiamo tutti a venire, vedere, provare. Sarà una sensazione speciale, qualcosa anche di sexy". Come mai proprio color oro? "Ho deciso quale colore utilizzare non a tavolino ma andando sul posto, vedendo la luce reale. E ho scelto questo colore per il contrasto che si crea con il colore dell’acqua del lago". Quanto c’è di Jeanne-Claude in questo progetto? "È sua l’idea dell’isola e del pontile. Parlo con mio nipote Vladimir e ci domandiamo spesso, cosa direbbe di questo Jeanne-Claude? Lei è con me sempre".
Domenica 22 Dicembre 2024
ArchivioL'ultima provocazione di Christo: "Vi farò camminare sull'acqua"