26 maggio 2015 – Charlie Charlie Challenge. Meglio con hashtag, forse #charliecharliechallenge. In ogni caso chiamalo, se vuoi, Charlie. Chissà se il fantasma ti risponde. È un gioco da brividi quello che in poche ore è diventato virale, con video su YouTube e Vine, post su Facebook e discussioni su Twitter.
Impazza fra gli adolescenti di tutto il mondo, arrivano filmati dall'Australia al Brasile. Bastano un foglio di carta e due matite, da appoggiare a croce così da dividere il foglio in 4 quadranti.
In due bisogna scrivere 'Yes', negli altri 'No', più o meno come appare nell'immagine qui sotto. Pare che non sia fondamentale l'ordine, l'importante è che le due affermazioni si 'guardino' in diagonale.
Preparata la tavola, si può cominciare con la mini seduta spiritica. Il primo passo da compiere è chiamare il fantasma Charlie, usando la seguente formula: “Charlie, Charlie, sei qui?”.
In teoria, lo spirito dovrebbe mostrare la sua presenza spostando la matita verso la risposta. Una volta palesatosi, è possibile rivolgergli qualsiasi domanda, a patto che, ovviamente, la replica possa esaurirsi in un 'sì' o un 'no'. E a questo punto, curiosando in Rete, si scopre quali sono i quesiti che i ragazzi vogliono veder risolti.
C'è chi chiede quando uscirà l'ultimo disco di Justin Bieber, piuttosto che qualche indiscrezione sugli One Direction. Insomma, gli adolescenti usano Charlie come gola profonda del gossip internazionale. Il che, par di capire, toglie un po' di suspence al tutto. Anche se, chiaramente, sul Web circolano pure video decisamente più inquietanti.
Il Charlie Charlie Challenge non è per nulla un inedito: si ispira a un'antica tradizione messicana che, par di capire, sarebbe più complessa rispetto alla versione social. In proposito, c'è un post di spiegazione che gira in Rete: “Quello che la gente non sa – si legge – è che non si entra in contatto con un solo spirito, ma con un vero e proprio gruppo di anime. Questi demoni sembrano amichevoli in un primo momento, ma hanno in mente progetti cattivi”. E qui nasce il problema: “Se alla fine della seduta non si dice 'addio' a Charlie, si possono cominciare a sperimentare esperienze poco piacevoli, come sentire voci, avvertire movimenti, ombre, risate sinistre”. È un crescendo di tensione: “Questo gioco non è sicuro e sconsiglio di farlo a chi non sa a che cosa può andare incontro. Non dire 'addio' a Charlie apre un contatto che permette ai demoni di entrare in casa vostra e di portarci il caos”. Insomma, un tocco di mistero ed esoterismo non guasta mai. Nel dubbio: 'Addio Charlie'.