Roma, 2 luglio 2015 - Le carrozze trainate da cavalli che ieri la multinazionale statunitense Uber ha portato a Milano e Torino per contrastare la decisione del Tribunale di Milano di sospendere su tutto il territorio nazionale il servizio Uber Pop, secondo la LAV vanno subito abolite.
“La mancanza della targa alle botticelle di Uber, che per questo ieri sarebbero state multate a Milano dalla Polizia Municipale, non è affatto l’unica criticità: le carrozze sono un anacronistico e incoerente ritorno al passato, che può mettere a rischio i cavalli a causa dell’asfalto scivoloso, del traffico cittadino, dei tanti rumori evidentemente molesti per i cavalli, e a causa dell’elevato caldo estivo che tocca punte elevate proprio tra le ore 12-17 quando Uber ha proposto corse gratuite – afferma la LAV – Facendo questa dimostrazione la stessa società Uber ha posto l’accento sul fatto che non si deve tornare al trasporto antico. I cavalli sono esseri viventi e senzienti, da rispettare e tutelare nelle loro esigente etologiche, non sono un taxi né un’occasione di business. In tante grandi città questo servizio viene ormai chiuso e anche a Roma vi è un forte movimento cittadino e di associazioni che sollecitano la fine al servizio di trasporto con equidi nella Capitale". "L’auspicio è che tutte le amministrazioni locali si dotino di un Regolamento Tutela Animali che vieti espressamente l’utilizzo di equidi per finalità di trasporto o ludiche riconoscendo gli equidi come animali d’affezione” conclude la Lav. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]