Ormai ci siamo: è giunto il momento di pensare a come dare luce e brillantezza ai capelli in vista della bella stagione. Si possono utilizzare diverse tecniche per ottenere il risultato, ma cerchiamo di fare chiarezza sulle differenze tra quelle più conosciute: shatush, balayage e degradé, per non farci trovare impreparate quando andremo dal parrucchiere.
LO SHATUSH
Lo shatush è sicuramente la tecnica più famosa e diffusa per schiarire i capelli, di gran moda qualche anno fa ma ancora tra le più apprezzate e, soprattutto, imitate. La sua particolarità è lavorare sulle punte e sulle lunghezze lasciando la radice naturale o scurendola pochissimo.
L'effetto sulla chioma è uno sfumato deciso, che va dal molto scuro al molto chiaro. Il modo migliore per garantirsi uno shatush perfetto è affidarsi a un professionista, l'alternativa casalinga – ci sono diversi kit in commercio che offrono soluzioni soddisfacenti – è da prendere in considerazione soltanto se avete una buona manualità con pennelli e pettini e avete una certa dimestichezza con le tinte fai da te.
IL BALAYAGE
La caratteristica principale del balayage è la lucentezza che apporta ai capelli. Se fatti con la tecnica giusta e il mix di nuance adatto, i riflessi, di solito molto chiari, donano luminosità e sfumature naturali simili a quelle che regala il sole dopo un'estate di tintarella in spiaggia.
Non è semplice eseguire una schiaritura con il balayage e proprio per questo è indispensabile affidarsi a mani esperte, evitando le soluzioni improvvisate a casa. Questa tecnica, infatti, richiede un'eccellente conoscenza dei colori e dei tempi di posa. Si inizia con la decolorazione – di almeno due toni – e si continua poi con la colorazione, individuando preventivamente su quali ciocche andare a lavorare.
IL DEGRADÉ
Il degradé è una tecnica di colorazione adatta a chi non vuole concentrare la schiaritura solo sulle punte, ma vuole un effetto sfumato su tutta la lunghezza del capello.
Il procedimento è poco invasivo ed è l'ideale per chi ha bisogno di coprire la ricrescita, senza affrontare una nuova tinta. Nel degradé si utilizzano fino a tre diversi colori per dare al capello una sfumatura meno artificiale e più omogenea su tutta la lunghezza. Anche in questo caso, sempre meglio affidarsi alle mani dei professionisti.
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Giovedì 31 Ottobre 2024
ArchivioShatush, balayage e degradé: come schiarire i capelli per la primavera