Roma, 14 novembre 2022 - Il canone Rai fuori dalla bolletta dall'1 gennaio 2023? Sembrava praticamente certo, invece a rimescolare le carte è arrivata una nota del ministero dell'Economia. "Le voci di un'esclusione del canone Rai dalla bolletta elettrica non risultano, alla luce del lungo lavoro istruttorio in corso, fondate. La milestone Pnrr - prosegue il Tesoro - trova il suo fondamento nell'esigenza di tutela della concorrenza del mercato dell'energia elettrica e si basa sulle proposte Agcm, la quale non aveva rilevato alcuna criticità in merito al pagamento del canone Rai dal punto di vista della concorrenza del mercato dell'energia, a condizione che il pagamento fosse trasparente per gli utenti finali. Requisito che - si conclude - risulta soddisfatto".
Il governo contro Bruxelles
Il governo contesta quindi la decisione della Commissione Europea: secondo Bruxelles la tassa sulla Tv dovrebbe essere svincolata dalla bolletta dell'elettricità perché ritenuta "un onore improprio": "La decisione di esecuzione del Consiglio Europeo sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia comprende misure volte a garantire la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell’elettricità".
Il canone in bolletta dal 2016
Il canone Rai era stato inserito nella bolletta elettrica nel 2016 dal governo Renzi: la riforma aveva anche previsto una riduzione dell'importo da 113 a 90 euro all'anno. Una misura presa per combattere l'evasione fiscale. L'obiettivo era stato raggiunto visto che nelle casse dello Stato entrarono 420 milioni in più rispetto al 2015, con una riduzione degli evasori dal 36 al 10%.
Chi deve pagare e chi no
L'onere deve essere pagato da tutti i cittadini che dispongono di un apparecchio televisivo o di altri dispositivi abilitati alla ricezione delle radioaudizioni televisive. Sono esentati gli over 75 con un reddito più basso di 8mila euro, mentre chi non possiede un televisore deve presentare apposita domanda di esenzione.
Salvini vuole l'abolizione
Nei giorni scorsi Matteo Salvini, ministro delle Infrastutture, nel corso di una diretta Facebook aveva annunciato la volontà di eliminare il canone Rai. "Abolizione del canone Rai? Certamente sì", la risposta di Salvini alla domanda di un follower.
Sindacati preoccupati: "Incontro col ministro Giorgetti"
Intanto i sindacati Rai chiedono un urgente al ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti per esporre le preoccupazioni. Lo chiedono 8 sigle (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Fnc, Snater, Libersind Confsal, Adrai e Usigrai) in una lettera indirizzata al ministro, e per conoscenza ai vertici Rai, avente come oggetto la 'Riscossione del canone Rai mediante bolletta elettrica e problematiche di finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo'. "La determina del precedente esecutivo, a seguito di una specifica deliberazione del Parlamento, ha indicato la riscossione del canone in bolletta elettrica fra gli oneri impropri la cui permanenza non sarà più consentita a far data dal primo gennaio 2023", ricordano i sindacati, sottolineando che "questa decisone, vista anche la vicinanza temporale con la scadenza del 31 dicembre 2022, oltre a provocare un clima di profonda incertezza relativamente alle modalità di finanziamento del Servizio pubblico radiotelevisivo, rischia di avere un impatto dirompente sul futuro stesso della Rai".
"Imposta più odiata dagli italiani"
"Il canone Rai è a tutti gli effetti l'imposta più odiata dagli italiani e i tempi sono maturi per la sua definitiva abolizione". Lo afferma il Codacons, commentando la nota del Mef. "L'inserimento del canone nelle fatture elettriche ha rappresentato una vera e propria vessazione a danno degli utenti, che si sono ritrovati a pagare bollette più salate a causa della decisione dell'allora Governo Renzi".