C’È CHI SI PORTA dietro il proprio pesante passato come un fardello. E chi vive due o tre trasformazioni nel corso della propria esistenza. È il caso della tossina botulinica, killer temutissimo ieri, manna di bellezza oggi. Ma non solo... Nella sua terza metamorfosi la proteina neurotossica prodotta dal batterio Clostridium botulinum torna a vestire i panni dell’amico “buono” degli esseri umani (guadagnandosi perfino la copertina dell’autorevole settimanale americano Time), grazie alle sue molteplici indicazioni terapeutiche affinate nel corso degli ultimi anni. «OGGI IL BOTULINO – conferma il dottor Bruno Bovani (www.brunobovani.it), specialista in chirurgia plastica di Perugia e presidente del gruppo italiano di Studio sulle Tecnologie – è un potente alleato per combattere disturbi e patologie che spaziano dalla cefalea all’incontinenza, dai dolori articolari agli spasmi muscolari e all’iperidrosi (sudorazione eccessiva, ndr.), fino alle fibrillazioni atriali. Detto Botox, il farmaco utilizzato in medicina estetica è costituito da tossina botulinica di tipo A purificata, la cui iniezione provoca una notevole riduzione dell’impulso nervoso ai muscoli». «Perfetto per curare principalmente le rughe di espressione della parte superiore del viso causate dalla contrazione dei muscoli mimici – sottolinea Bovani – il botulino, è uno dei pochi farmaci ad avere così tante indicazioni».
Strabismo, blefarospasmo e spasmo emifacciale, spasticità, distonia cervicale, trattamento del torcicollo congenito dei bambini, emicrania muscolo-tensiva, sintomi prostatici, asma, obesità. «La scoperta che la tossina botulinica potesse essere usata per più scopi terapeutici – sottolinea Diletta Vitali, specialista in chirurgia estetica, plastica e ricostruttiva di Firenze (www.studiomedicovitality. com) – è stata considerata come una delle più importanti scoperte in medicina nell’ultimo secolo. Non si può certo paragonare alla scoperta della penicillina, ma certamente la sue molteplici indicazioni, in vari campi della medicina, l’hanno resa un farmaco importante: alcune indicazioni estetiche, cioè il trattamento delle rughe di espressione del terzo superiore del volto, sono state scoperte proprio perché gli oculisti che utilizzavano la tossina botulinica per trattare gli strabismi si sono accorti che diminuivano le rughe perioculari; ora il suo ricorso è esteso anche a branche come l’otorinolaringoiatria per problemi alle corde vocali e un nuovissimo utilizzo è quello intracutaneo, sia a fini estetici sia per curare l’acne». «NOI CHIRURGHI plastici la usiamo nell’80 per cento dei casi per motivi estetici – conclude la specialista fiorentina – e in modalità off-label, cioè sotto la nostra responsabilità, anche per trattare alcuni muscoli del terzo inferiore del viso, sempre per motivi estetici, ma anche funzionali. Il trattamento del muscolo massetere, ad esempio, non solo conferisce ai volti un po’ troppo quadrati un aspetto più ovale e quindi più piacevole, ma aiuta anche a trattare il bruxismo, particolare patologia che porta a “digrignare i denti” durante la notte, con le conseguenze del caso. Personalmente, ricorro alla tossina botulinica per trattare l’iperidrosi, l’eccessiva sudorazione di ascelle, mani, piedi e fronte, terapia capace di cambiare in meglio la qualità della vita del paziente: se tutti possono convivere senza particolari disagi psicologici con le rughe, immaginate cosa voglia dire non poter dare la mano per salutare, in quanto i palmi grondano letteralmente di sudore». [email protected]