Martedì 26 Novembre 2024

Bhutan, un esempio per la conservazione delle foreste

WWF e Regno del Bhutan hanno avviato una strategia per finanziare a vita il mantenimento delle aree naturali protette. È il primo caso in Asia

Il Monastero di Taktsang, in Bhutan – Foto: prasit chansarekorn/iStock

Il Monastero di Taktsang, in Bhutan – Foto: prasit chansarekorn/iStock

Il Regno del Bhutan è sempre più un faro per coloro che sostengono uno stile di vita alternativo a quello imperante e che sia maggiormente attento alla natura e al benessere psicologico e spirituale delle persone. Già noto per essere uno dei luoghi più felici della Terra, questo piccolo stato himalayano è ora portato in palmo di mano dal WWF. La ragione è presto detta: ha dato vita a un progetto per finanziare a vita il mantenimento delle aree protette. BHUTAN E AREE PROTETTE Già ora il Regno del Bhutan è l'unico paese al mondo che si è ufficialmente impegnato ad assorbire come minimo tanto diossido di carbonio quanto ne emette nell'atmosfera, un obiettivo al quale sta tenendo fede grazie al fatto che una parte importante del proprio territorio è ricoperta di foreste ed è ricca di parchi, rifugi per la fauna selvatica e aree protette. Il passo successivo è stato di accogliere un'iniziativa promossa dal WWF allo scopo di finanziare il mantenimento delle aree protette, per esempio preservandole dal disboscamento. CONSERVAZIONE SUL MEDIO E LUNGO PERIODO La collaborazione tra WWF e governo del Bhutan ha portato alla creazione dell'iniziativa Bhutan for Life: al cuore di BFL c'è uno stanziamento pari a 75 milioni di dollari, ai quali si aggiungono ulteriori 43 milioni messi a disposizione dal WWF e da donatori internazionali. Queste cifre saranno utilizzate nell'arco di quattordici anni per la gestione e conservazione delle aree protette, con l'impegno di creare un approvvigionamento permanente di risorse economiche anche per i decenni a seguire. Tutto questo garantisce sulla carta che le foreste del Bhutan rimangano in salute e aiutino a mantenere in negativo il saldo tra il diossido di carbonio emesso e quello assorbito: attualmente, le foreste del Bhutan ne assorbono circa tre volte più di quello prodotto dal paese, contribuendo in questo modo a un equilibro che si estende anche ai territori confinanti. NON SOLO BHUTAN L'iniziativa del WWF ha trovato nel Bhutan la prima nazione asiatica a mettere in campo questo tipo di strategia sul medio/lungo periodo. In altre zone del pianeta vi sono aree protette in maniera simile, ad esempio in Brasile, Colombia e Perù, ma stiamo ancora parlando di un approccio minoritario, se consideriamo il mondo intero. Ragione per cui tutti gli attori in campo considerano quello del Bhutan un modello da seguire, non certo un traguardo definitivo. Leggi anche: - Ramen, in trend è affermato - Si può bere un cocktail decente in Islanda - Quali sono i migliori ristoranti del Sud America?