Foto: AMC
Quando per la prima volta si parlò di 'Better Call Saul', spin-off prequel di 'Breaking Bad', tutti si chiesero se sarebbe stato all'altezza della serie TV madre, una delle migliori mai prodotte dalla televisione. Dopo tre stagioni, ormai è assodato che le (dis)avventure dell'avvocato Jimmy McGill/Saul Goodman rappresentano una nuova pietra miliare della serialità televisiva: si spiega così l'impazienza per i nuovi dieci episodi della quarta stagione, che debutta su Netflix Italia il 7 agosto.
BETTER CALL SAUL
I creatori sono gli stessi di 'Breaking Bad', cioè Vince Gilligan e Peter Gould, e il cast riporta in scena numerosi attori già visti durante la storia di Walter White, in primis il protagonista Bob Odenkirk e poi Jonathan Banks (il risolvi problemi Mike Ehrmantraut), Giancarlo Esposito (il narcotrafficante Gus Fring) e Mark Margolis (il narcotrafficante Hector Salamanca). Ma a decretare il successo di 'Better Call Saul' è stata la capacità di realizzare qualcosa di autonomo rispetto a 'Breaking Bad', che non vive di luce riflessa e che può dialogare alla pari con il "fratello maggiore".
LA STAGIONE 4
Proprio questa autonomia consente alla quarta stagione di avvicinarsi ulteriormente ai luoghi e al tempo di 'Breaking Bad', senza rischiare di esserne fagocitata. I nuovi dieci episodi, come ha dichiarato Vince Giligan, "ci portano nel mondo, o almeno ci indicano un percorso verso il mondo di Walter White e il territorio di Walter White". Non siamo ancora a una sovrapposizione totale, che magari vedremo nella già annunciata stagione 5, però ormai le due trame sono sempre più vicine dal punto di vista temporale.
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BETTER CALL SAUL: COME VEDERE LA SERIE TV
La programmazione di 'Better Call Saul' segue una logica diversa rispetto a quella tipica di Netflix: non tutti e dieci gli episodi pubblicati in un colpo solo, bensì uno a settimana, a ventiquattr'ore di distanza dalla messa in onda statunitense su AMC. Si comincia martedì 7 agosto.
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