Nei ristoranti stellati arriva il beer pairing

Lo chef Joan Roca i Fontané, patron di uno dei templi dell'alta cucina mondiale (El Celler de Can Roca di Girona, in Catalogna) è convinto che in futuro la birra saprà ritagliarsi uno spazio significativo all'interno del mondo della cucina stellata. L'ha dichiarato durante il Gastronomy Congress tenutosi a Stretford, Inghilterra, il 21 marzo 2018. PERCHÉ JOAN ROCA PARLA DI BIRRA? Bisogna fare una premessa: sul fatto che Roca sia una voce autorevolissima non ci sono dubbi, ed El Celler de Can Roca è stato proclamato miglior ristorante del mondo nel 2013 e nel 2015, classificandosi al secondo posto nel 2011, 2012 e 2014. È però necessario segnalare che l'entusiasmo di Joan Roca per il beer pairing avviene all'interno di un congresso gastronomico sponsorizzato da Estrella, marca di birra pilsner prodotta a Barcellona. Inoltre, lo chef è da cinque anni il portabandiera di Estrella nel mondo. Dunque: non sta mentendo, quando esalta la versatilità della birra, ma è opportuno fare la tara al suo entusiasmo. Del resto, il menù del Celler de Can Roca non prevede ancora il beer pairing e il vino continua a essere la scelta privilegiata. IL FUTURO DEL BEER PAIRING Roca è partito proprio da quest'ultimo dato: “La nostra cultura culinaria ha una lunga tradizione di abbinamenti fra cibo e vino, ma non con la birra”. Quest'ultima ha però una “versatilità particolarmente pronunciata” che è effettivamente in grado di abbracciare il più ampio spettro di sapori, forse più di quanto possa fare il vino, soprattutto quando ci spingiamo verso piatti con gusti acidi o particolarmente spigolosi. Proprio la cucina stellata è quella che possiede l'autorevolezza per rompere eventuali tabù presso la propria clientela. Pur facendo la tara alle parole di uno dei maggiori chef del pianeta, è chiaro che il pronostico di un futuro da protagonista, per la birra, è da tenere in grande considerazione. Leggi anche: - Choc in Francia: gli hamburger vendono più della baguette - Hanno inventato il Baileys vegano - Assassin's Creed, il videogame diventa museo virtuale