Giovedì 19 Dicembre 2024
SANDRO NERI
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Fs presenta autobus a idrogeno: per ora viaggia in Olanda, presto anche in Italia

Alla fiera internazionale delle tecnologie per il trasporto Innotrans sbarca il veicolo di Qbuzz, controllata olandese di Busitalia

Autobus a idrogeno presentato a Innotrans

Il Ceo di Qbuzz Gerrit Spijksma è pragmatico e sincero: “Di fronte alla transizione ecologica e ai progetti che lanciamo sulla mobilità difficile oggi avere tutte le risposte. L’importante è farsi le domande e continuare a investigare”. Vanno in questa direzione gli investimenti del Gruppo Fs Italiane sull’autobus a idrogeno che Qbuzz, terzo operatore del trasporto pubblico locale in Olanda e controllata di Busitalia impiega ogni giorno nelle province di Groningen e Drenthe, nel Nord del Paese. Una flotta di 32 veicoli completamente a emissioni zero, che sfruttano una innovativa tecnologia in grado di convertire l’idrogeno in elettricità senza alcuna emissione di CO2.

“Avere una società come Qbuzz, leader in Olanda, nel Polo Passeggeri del Gruppo Fs ci consentirà di condividere tutte le competenze necessarie per implementare l’utilizzo dell’idrogeno anche in Italia”, spiega Luigi Ferraris, ad del Gruppo Fs presentando l’autobus a idrogeno a Berlino, alla fiera internazionale delle tecnologie per il trasporto Innotrans. L’autobus a idrogeno è un mezzo a emissioni zero: l’unico prodotto di scarto è l'acqua che evapora dallo scarico. Durante la marcia il sistema innovativo converte l'idrogeno in energia elettrica e la immagazzina in una cella a combustibile, utilizzata direttamente per azionare il motore elettrico. Inoltre, l'autobus recupera energia durante la frenata.

L’impiego dei 32 autobus alimentati a idrogeno sulle linee suburbane ed extraurbane ha generato un risparmio di 1760 tonnellate di anidride carbonica, rispetto all’impiego di mezzi diesel Euro6. “Far leva sulla domanda per favorire la transizione ecologica è la strategia adottata dal governo locale”, continua l’ad di Qbuzz. L’aumento della flotta a idrogeno è stato accompagnato dalla realizzazione di 3 stazioni di rifornimento dei mezzi: la prima nel 2017 a Delfzijl (utile a soddisfare il fabbisogno di 2-5 mezzi), seguita nel 2021 da quella di Groningen (utile per il rifornimento di 20-30 mezzi) e dalla più recente attivata nel 2022 a Emmen (idonea al rifornimento di 20-30 mezzi). Perché l’idrogeno sia a zero emissioni è necessario considerare l’intera filiera dell’energia: Qbuzz utilizza il cosiddetto “idrogeno verde” che è un sottoprodotto (di scarto) del processo di produzione del cloro.

La lavorazione avviene utilizzando energia elettrica prodotta con pannelli solari. Del costo di 650.000 euro l’uno, questi bus sono più alti di quelli tradizionali a causa del serbatoio per l’idrogeno ricavato sul tetto; la velocità varia, a seconda dale modello, dagli 80 ai 100 chilometri orari. Quanto Ai consumi, “sono paragonabili a quelli di un diesel: mezzo litro al chilometro. Nell’elettrico sono 15 centesimi, un euro con l’idrogeno”. Per migliorare le prestazioni i progettisti stanno pensando di ridurre il peso dei mezzi, utilizzando materiali simili a quelli degli aerei. “Su strada questi bus sono così silenziosi - confessa Gerrit Spijksma - che gli utenti si sono lamentati perché si avverte il rumore legato alle vibrazioni delle finiture interne. Stiamo lavorando per risolvere anche questo problema”.

La società del trasporto passeggeri su gomma di Fs, attraverso Qbuzz e il know how acquisito nella implementazione e gestione delle flotte di autobus elettriche in Italia ha in programma investimenti su tecnologie di trazione alternative e più sostenibili per l’introduzione progressiva, anche nel nostro Paese, di autobus ibridi, elettrici e quindi a idrogeno.