Giovedì 31 Ottobre 2024

E' morta Anita Ekberg, icona della Dolce Vita romana / VIDEO

Aveva 83 anni e da tempo era ricoverata in una clinica ai Castelli romani. Indimenticabile il ruolo di Sylvia (e il bagno nella fontana di Trevi) ne 'La dolce vita' di Fellini. Le sue ceneri torneranno in Svezia

Anita Ekberg nel 2010 e ai tempi della Dolce Vita

Anita Ekberg nel 2010 e ai tempi della Dolce Vita

ROMA, 11 gennaio 2015 - Un altro grave lutto nel mondo del cinema: a poche ore dalla morte di Francesco Rosi, si è spenta stamattina, a 83 anni, l'attrice Anita Ekberg, svedese naturalizzata italiana, che da anni viveva a Genzano, alle porte di Roma. Era ricoverata da tempo nella clinica San Raffaele di Rocca di Papa, nei Castelli Romani.

La morte è sopraggiunta alle undici di questa mattina. "Non aveva parenti in Italia e nessun compagno di vita da tanto tempo", spiega il suo avvocato Patrizia Ubaldi, "era in contatto con una nipote in Svezia. A Genzano viveva circondata da amici che l'hanno assistita fino all'ultimo. Da disposizioni testamentarie, la Ekberg sarà cremata e le sue ceneri torneranno in Svezia. Una cerimonia funebre verra' celebrata nelle prossime 48 ore, in una Chiesa Luterana di Roma, in Via Sicilia o sull'Aurelia Antica".

L'ULTIMO RED CARPET - Non passava inosservata, Anita Ekberg: l'ultimo red carpet che l'ha vista protagonista al Festival di Roma del 2010 per il restauro della Dolce Vita, era stato un vero e proprio show, tra applausi dei fotografi e standing ovation dei presenti in sala che lei, con commozione e persino stupore, aveva ricambiato con un "allora vi ricordate ancora di me!" regalando ricordi e ironia.

QUELLA MALEDETTA FONTANA - Rispondendo a Vincenzo mollica che le chiedeva della Dolce Vita sbottò: "Mi hai rotto, sono 50 anni che mi fate queste domande sulla Dolce Vita. Io voglio dimenticare. Il successo mi ha fatto piacere, mi ha fatto pensare che allora come attrice non ero così male, ma tutto è cominciato e finito con quel film". Poi a forza di insistere, si era lasciata andare agli aneddoti spassosi: "Mastroianni aveva paura dell'acqua gelata, e quella della Fontana di Trevi di notte a gennaio lo era drammaticamente. Io lo aspettavo nell'acqua, intirizzita, con il freddo che mi saliva alle gambe dal vestito aperto e lui si scolava una bottiglia di vodka o di whisky per farsi coraggio, io invece patate fritte e un buon bicchiere di vino. Poi finalmente arriva, sotto il vestito aveva stivaloni di gomma alti, come quelli dei pescatori, peccato che cadde faccia in avanti. È brutto parlare così di chi non c'è più ma è tutto vero. Fu portato in roulotte, spogliato, asciugato, stirato. Tornò da me, sempre più gelata, e di nuovo cadde. Questo per tre volte: le gambe non me le sentivo più. Avete capito perchè non lo dimenticherò mai finchè non muoio".

LA CARRIERA - Nata il 29 settembre 1931, nel '50 vinse il titolo di Miss Svezia e si trasferì negli Stati Uniti dove il produttore Howard Hughes la introdusse nel mondo del cinema.  Nel 1956 è finalmente protagonista nell'ultimo film della coppia Lewis-Martin, 'Hollywood o morte!' diretto da Frank Tashlin; per questo ruolo vince un Golden Globe come miglior attrice emergente. Sempre nello stesso anno King Vidor le affidòuna parte nel kolossal Guerra e pace. Dopo aver girato nel 1959 Nel segno di Roma, diretto da Guido Brignone, e dove vestì i panni della regina Zenobia che si ribella all'Impero Romano, la Ekberg è Sylvia nel film che l'ha resa un'icona, La dolce vita di Federico Fellini (1960): la scena del bagno nella Fontana di Trevi diventerà un classico che entrerà per sempre nella storia del cinema mondiale. 

Nel 1961 appare nei Mongoli di André De Toth e in A porte chiuse di Dino Risi, con il quale fu brevemente fidanzata. Fellini tornerà a dirigerla nello straordinario episodio Le tentazioni del dottor Antonio in Boccaccio '70 (1962), dove la sua provocante bellezza diventa un vero incubo per le notti del Dottor Antonio, un petulante moralista interpretato da Peppino De Filippo, e nella parte di se stessa in I clowns (1970) e Intervista (1987). Nel 1963 torna a Hollywood dove recita in I 4 del Texas per la regia di Robert Aldrich e accanto a Dean Martin, Frank Sinatra e Ursula Andress; lo stesso anno è accanto a Bob Hope in Chiamami Buana.

Dalla seconda metà degli anni sessanta sposta la residenza in Italia e lavora in svariate produzioni europee, ma poche degne di nota, per esempio: Poirot e il caso Amanda (1965) di Frank Tashlin, Scusi, lei è favorevole o contrario? (1966) di e con Alberto Sordi e Sette volte donna (1967) di Vittorio De Sica.

I film degli anni settanta sono da circoscrivere nella categoria dei film di genere, come la commedia sexy Casa d'appuntamento (1972) con Barbara Bouchet, lo spaghetti western La lunga cavalcata della vendetta (1972) con Richard Harrison e il thriller Suor Omicidi (1979) di Giulio Berruti. Nello stesso anno posa per una copertina di Playmen dove appare visibilmente ingrassata.

Passata dai ruoli di sex symbol a quelli di caratterista, la ritroviamo in Cicciabomba (1982) con Donatella Rettore, Il conte Max (1991) di e con Christian De Sica, Cattive ragazze (1992) di Marina Ripa di Meana, Bambola (1996) di Juan José Bigas Luna con Valeria Marini, Il nano rosso (1998) di Yvan Le Moine e nel 2002 in due episodi della serie tv di Canale 5 Il bello delle donne. Il 5 novembre 2010 è stata ospite nella trasmissione televisiva I migliori anni condotta da Carlo Conti per il cinquantesimo anniversario de La dolce vita (1960).

VITA PRIVATA - Dal 1956 al 1959 è stata sposata con l'attore inglese Anthony Steel; dal 1963 al 1975 con l'attore statunitense Rik Van Nutter. Negli anni sessanta le sono stati attribuiti flirt con Frank Sinatra, Gianni Agnelli e Dino Risi. Durante la puntata del 5 novembre 2010 de I migliori anni la Ekberg ha più che confermato il flirt con Sinatra, avendo detto che le venne fatta da quest'ultimo una proposta di matrimonio.