Ginevra (Svizzera), 30 aprile 2016 - La struttura più potente e moderna per la ricerca della fisica delle particelle, l'acceleratore di particelle Lhc del Cern di Ginevra, è stata messa fuori uso da una donnola. L'animale è riuscito a penetrare nella struttura sotterranea, formata da un anello di 27 km, facendo saltare un trasformatore dell'Lhc e morendo fulminata.
Il piccolo incidente ha però alterato i sensori della potente quanto delicata struttura che ora dovrà essere ricalibrata. L'Lhc, che dipende dal direttore del Cern, il fisico italiano Fabiola Gianotti, è costruito al confine tra Svizzera e Francia. Il suo anello è formato da magneti supercoduttori che riescono ad accelerare particelle sub-atomiche ad un passo dalla velocità della luce per farle scontrare tra di loro e poi analizzare gli effetti di queste collisioni. Nel 2012 venne utilizzato per dimostrare l'esistenza del bosone di Higgs, teorizzato nel 1964 dal fisico britannicio Peter Ware Higgs, particella associata all'omonimo campo che secondo la teoria fisica del modello standard è indispensabile per conferire massa alle particelle elementari. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]