Roma, 1 marzo 2015 - Canta in modo particolare. Canta tutta l'estate e fa infuriare la formica che, invece, lavora. Ma non sono i rimproveri a preoccuparla né le credenze. Ha vissuto serena fino ad oggi anche perché nessuno era a conoscenza della sua esistenza. E' italiana, e questo è già un fatto capace di inorgoglirci. Peraltro, come molti compatrioti, ha casa anche in Svizzera ma fa a meno del conto in banca. E' una cicala. Una cicala di una specie fin qui sconosciuta e scoperta di recente.
A rendere noto che esiste una cicala oscura e misteriosa è stato un gruppo di ricercatori svizzeri dell'Università di Basilea che hanno fatto la scoperta e raccontato la vicenda in un articolo pubblicato sulla rivista Zoological Journal of the Linnean Society. Anche il nome l'hanno deciso loro e a buon diritto: la nuova specie è stata battezzata col nome volgare Cicala italiana di montagna (Cicadetta sibillae). Secondo i ricercatori, che hanno narrato nel dettaglio tutte le particolarità della specie appena scoperta, la cicala italiana ha un'apertura alare di circa quattro centimetri e si distingue per il suo canto. E' più intonata, ha più voce, governa musicalmente note diverse. Fatto sta che il "suo" canto non è uguale a quello di nessuna altra cicala. Gli studiosi lo hanno provato con una serie di analisi, biologiche e comportamentali, incluso un confronto con il canto delle altre specie di cicale presenti sul territorio italiano. L'areale di distribuzione di questa specia va da Napoli e arriva, lungo l'Appennino, fino al Canton Ticino. La maggior parte degli esemplari si trova nell'Appennino settentrionale. Per tutti noi sarà difficile distinguerla dalle altre cicale che riempiono di suoni le notti estive, ma è già confortante sapere che esiste. Lorenzo Gallitto