Roma, 8 novembre 2016 - E’ “importante” e “innovativa” la sentenza con cui il Tribunale di Roma ha deciso per l'affido condiviso di 'Spot', un cagnolino di nove anni conteso da due ex conviventi passati alle vie legali. Lo afferma, in una nota di commento, l’on. Michela Vittoria Brambilla, autrice di una proposta di legge sull'affido degli animali di affezione “in caso di separazione dei coniugi”.
“Innanzitutto – osserva l’ex ministro – la sentenza ha il pregio di rilevare l’assenza nel nostro ordinamento di una norma che disciplini l’affidamento dell’animale domestico quando la coppia si scioglie. Inoltre accoglie il principio ispiratore della mia proposta, cioè l’analogia con la formula dell’affido condiviso utilizzata per i minori e, com’è giusto, non fa distinzione tra coppie sposate e coppie conviventi, anche perché il sentimento che lega le persone all’animale, e viceversa, prescinde totalmente dal regime giuridico della coppia in crisi. Nel complesso la decisione individua correttamente il bene da tutelare, cioè il benessere dell’animale, non più concepito come semplice “oggetto” da assegnare all’uno o all’altro dei contendenti, ma quale essere senziente portatore di diritti. E’ esattamente su questa strada – sottolinea l’ex ministro – che governo e Parlamento dovrebbero mettersi, per modernizzare la Costituzione e i codici e superare definitivamente concetti riduttivi della soggettività degli animali. Purtroppo i segnali provenienti dall’esecutivo dicono tutt’altro. Ma né la sottoscritta né i milioni di italiani che vogliono veder rispettati i diritti degli animali intendono rinunciare al sogno di un diverso, e più moderno, status giuridico per gli animali”. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]