Venerdì 20 Dicembre 2024

Oscar 2020, 5 cose da sapere. Il record di Scarlett Johansson

I primati già ottenuti e quelli possibili, lotte in famiglia e statuette che valgono doppio: qualche curiosità prima della cerimonia

Scarlett Johansson in 'Storia di un matrimonio' e 'Jojo Rabbit' - Foto: Netflix/Fox

Los Angeles, 8 febbraio 2020 - Gli Oscar 2020 saranno assegnati la notte fra il 9 e 10 febbraio, nel corso di una cerimonia organizzata per il diciottesimo anno consecutivo all'interno del Dolby Theatre di Los Angeles, in California. Prima di prepararsi alla maratona notturna, ecco cinque curiosità che vale la pena di sapere: riguardano Scarlett Johansson, Greta Gerwig e Noah Baumbach, 'Toy Story 4', 'Parasite' e infine Renée Zellweger e Judy Garland, protagoniste di una storia che raddoppia il valore dell'eventuale vittoria. Leggi anche: Oscar 2020, tutte le nomination Oscar 2020, data e orario in Italia. Dove vederli in tv

Il record di Scarlett Johansson

A 35 anni compiuti e con un curriculum ormai corposo, Scarlett Johansson ha raggiunto un traguardo raro, nel mondo della recitazione: ha infatti agguantato la nomination come migliore attrice protagonista per 'Storia di un matrimonio' e come attrice non protagonista per il film 'Jojo Rabbit'. Nella storia dell'Academy, prima di lei solamente altre undici persone avevano ottenuto due candidature come attore/attrice nella medesima edizione degli Oscar. Fra le altre: Sigourney Weaver nel 1989 ('Gorilla nella nebbia' e 'Una donna in carriera'), Al Pacino nel 1993 ('Profumo di donna' e 'Americani') e Cate Blanchett nel 2008 ('Elizabeth: The Golden Age' e 'Io non sono qui').  

Lotta di famiglia per il miglior film

Tra i titoli film candidati all'Oscar per il miglior film ci sono anche 'Piccole donne' e 'Storia di un matrimonio', diretti rispettivamente da Greta Gerwig e Noah Baumbach. I due hanno una relazione amorosa sin dal 2011 e a marzo 2019 sono diventati genitori del piccolo Harold. È la prima volta che una coppia si ritrova a competere per il premio più importante dell'Academy. Nel 2010 ci andammo vicini, perché James Cameron e Kathryn Bigelow si affrontarono con 'Avatar' e 'The Hurt Locker' rispettivamente: loro però avevano già divorziato diciotto anni prima. A proposito: 'The Hurt Locker' vinse l'Oscar. Leggi anche: Oscar 2020, l'analisi: nomination, snobbati, flop e polemiche  

Il possibile primato di 'Toy Story 4'

Le previsioni della vigilia dicono che difficilmente 'Toy Story 4' vincerà l'Oscar per il migliore film d'animazione e che probabilmente la statuetta andrà a 'Klaus: i segreti del Natale'. Se però il film Pixar riuscirà a spuntarla, allora stabilirà un record che sarà difficilmente superabile. Infatti, nella storia di questa categoria solamente un sequel ha conquistato l'Oscar: si tratta di 'Toy Story 3'. L'eventuale vittoria del quarto capitolo significa che avremmo due sequel della medesima serie premiati.  

L'anno di 'Parasite'

Il film del sudcoreano Bong Joon-ho è forse il titolo più interessante dell'anno, non soltanto in termini qualitativi, che sono indiscussi, ma anche per l'enorme successo ottenuto fuori dal mercato patrio e dal giro dei cinefili. Ha già stabilito un record diventando la prima pellicola prodotta in Corea del Sud a conquistare la nomination come miglior film: dovesse vincere sarebbe la ciliegina sulla torta. Tra l'altro, nella storia dell'Academy solamente altri cinque titoli hanno ottenuto la doppia candidatura come miglior film e miglior film in lingua straniera: 'Roma', 'Z, l'orgia del potere', il nostro 'La vita è bella', 'La tigre e il dragone' e 'Amour'. Leggi anche: Oscar 2020, le migliori reazioni alle nomination  

Renée Zellweger e Judy Garland

Renée Zellweger è considerata la grande favorita in vista dell'Oscar come migliore attrice protagonista, grazie al film 'Judy' che racconta gli ultimi mesi di vita di Judy Garland. Se lo vincerà allora sarà un po' come risarcire la Garland, che non ha mai vinto e che è stata suo malgrado protagonista di una delle maggiori delusioni nella storia dell'Academy. Nel 1955 tutti la davano per trionfatrice grazie al film 'È nata una stella', tanto che un cameraman aveva posizionato la propria attrezzatura nella stanza d'ospedale dell'attrice, che aveva da poco partorito, allo scopo di farle pronunciare il discorso di ringraziamento. A sorpresa la statuetta fu assegnata invece a Grace Kelly ('La ragazza di campagna') e il cameraman se ne andò in fretta e furia.