Roma, 9 febbraio 2020 - La notte fra il 9 e il 10 febbraio l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences annuncerà i vincitori degli Oscar 2020. La cerimonia verrà trasmessa in diretta in tutto il mondo e in Italia potremo guardarla in televisione o via streaming, scegliendo tra le programmazioni di Sky Cinema Oscar e Now TV (a partire dalle 22:45) e TV8 (da mezzanotte). L'annuncio delle nomination ha fatto molto rumore e si parlerà dei vincitori per un bel pezzo: ecco allora la guida definitiva per arrivare preparati all'edizione numero 92 degli Academy Awards.
Oscar 2020, chi sono i favoriti
Il conto delle candidature vede in testa 'Joker' con undici nomination, seguito da 'The Irishman', '1917' e 'C'era una volta a... Hollywood' (dieci a testa). A quota sei ci sono 'Piccole donne', 'Storia di un matrimonio', 'Jojo Rabbit' e 'Parasite'. Le sorprese sono sempre dietro l'angolo, ma le previsioni della vigilia sembrano piuttosto univoche e paiono remare contro 'Joker' e soprattutto 'The Irishman': '1917' è il candidato da battere come miglior film e migliore regia, 'Parasite' ha in mano l'Oscar come miglior film internazionale, mentre sul fronte degli attori e delle attrici i nomi caldi sono quelli di Joaquin Poenix, Renée Zellweger, Laura Dern e Brad Pitt. Più incerta la corsa per la migliore sceneggiatura originale, che vede un testa a testa fra 'Parasite' e 'C'era una volta a... Hollywood', e quella per la migliore sceneggiatura adattata ('Jojo Rabbit' e 'Piccole donne'). Potrebbero arrivare sorprese dalla cinquina dei film d'animazione, ma probabilmente la spunterà 'Klaus: i segreti del Natale'. Per approfondire: ecco tutte le nomination degli Oscar 2020
Le polemiche
Indipendentemente da come andrà a finire, la 92a edizione degli Academy Awards sarà ricordata anche per la scarsa presenza di candidate donna e per le nomination in gran parte occupate da bianchi caucasici. Il discorso è complesso, ma è innegabile che gli Oscar stiano faticando a celebrare il cinema nella sua complessità, nonostante questo sia lo scopo dichiarato della kermesse. Gli eventuali premi a Greta Gerwig (migliore sceneggiatura non originale per 'Piccole donne') e Cynthia Erivo (migliore attrice protagonista per 'Harriet') non risolveranno il problema.
La partita di Netflix
L'anno scorso il colosso dello streaming aveva puntato su 'Roma' di Alfonso Cuaron, capace di conquistare tre vittorie su dieci nomination: migliori film in lingua straniera, regia e fotografia. Quest'anno ha raddoppiato, presentando 'The Irishman' di Martin Scorse e 'Storia di un matrimonio' di Noah Baumbach, dieci candidature il primo e sei il secondo. Le previsioni della vigilia suggeriscono che le statuette scarseggeranno e che la più prestigiosa potrebbe essere quella di Laura Dern come migliore attrice non protagonista in 'Storia di un matrimonio'. Resta però il fatto che Netflix sta approfittando degli Oscar per segnalarsi come produttore di qualità, una strategia che sembra pagare in termini di credibilità e, dunque, di abbonamenti.