Giovedì 26 Dicembre 2024

Canili comunali di Roma, il Pae denuncia il commissario Tronca

Il Partito animalista europeo contesta il mancato rispetto del bando pubblico e ricorda la precedente denuncia inoltrata contro l'ex sindaco Ignazio Marino

Cane in canile in una foto di repertorio (Lapresse)

Roma, 15 febbraio 2016 - "Cinque milioni di euro di fondi pubblici annualmente divisi tra appalti per la gestione dei canili comunali e la gestione dei randagi. Emerge un sistema che favoriva lo sviluppo di meccanismi speculativi ed ingiustificatamente lucrativi ai danni delle casse  pubbliche dell'amministrazione capitolina e degli stessi animali". E' quanto denuncia il Pae in una nota.  Il Partito Animalista Europeo, tramite il responsabile dell'ufficio legale avvocato Cugini, ha depositato presso il Tribunale di Roma atto di denuncia-querela contro il Commissario straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca per omissioni d'atti d'ufficio ed abuso d'ufficio.

"Siamo stati costretti ad interessare l'autorità giudiziaria a seguito di un inspiegabile e repentino dietrofront dell'amministrazione sul rispetto del bando pubblico. Tronca con questo ripensamento assicura continuità al regime di proroga contra legem  della gestione dei canili, fatto grave visto che a tutt'oggi pende innanzi la procura di Roma, a seguito di nostra precedente denuncia querela, un fascicolo d'indagine assegnato alpm Alberto Pioletti, n. 6175/15, che vede iscritto sul registro degli indagati l'ex sindaco Ignazio Marino, proprio a motivo delle ingenti somme erogate al gestore privato con convenzioni in deroga all'indizione del bando di gara. Tronca ha ignorato non solo la nostra diffida ad adempiere ma, fatto ancor più grave, anche il provvedimento dell’Autorità nazionale anticorruzione che ha espresso parere negativo a qualsiasi forma di proroga alla precedente gestione dei canili comunali". E' quanto dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli.

"Cinque milioni di euro annualmente erogati dall'amministrazione capitolina al gestore privato Avcpp, insediato senza gara o bando pubblico, di cui solo il 10% destinato ai cani detenuti, il restante diviso tra stipendi  e spese per la gestione del personale: 109 lavoratori  tutti assunti senza aver vinto un concorso pubblico", conclude Stefano Fuccelli, presidente del Pae. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]