Genova, 19 aprile 2016 - E' una corsa contro il tempo, parallela a quella della bonifica ambientale, quella avviata per salvare gli animali rimasti invischiati dall'onda di greggio che domenica sera si è riversata in tre torrenti di Genova tra cui il Polcevera e da qui in mare. In prima linea ci sono gli animalisti volontari della Lav, la Lega antivivisezione di Genova, che hanno salvato numerosi germani reali, e l'Enpa. Con i volontari sono in azione anche tanti che abitano nei pressi dei torrenti: si sono trovati davanti ad uccelli pieni di petrolio e non ce l'hanno fatta a girarsi dall'altra parte.
Tre cittadini nelle ultime ore hanno telefonato alla Lav per chiedere consigli su come pulire un germano reale trovato con il mantello completamente impregnato dal greggio. Ma la telefonata più struggente alla responsabile della Lav, Daniela Filippi, è arrivata da un abitante che vive a pochi metri dal torrente Fegino, in salita al Lago: «nel ricostruire cosa era successo mi ha detto con la voce quasi rotta dalle lacrime: 'Guardi, io per la prima volta ho sentito le rane piangere, di rane adesso nel Fegino non ce ne sono più...'».
Gli animalisti danno consigli: «chi ha in casa un uccello sporco di petrolio ci chiami. Occorre prima lavarli con una prima mano di sostanze come l'olio di girasole o di vaselina, che tirano via lo strato di gregge più superficiale, poi dopo il risciacquo rilavarli con dei saponi neutri o sgrassanti, un' operazione delicata e lunga perché a volte prima di ripulirli occorre lavarli anche 15 volte. Basilare è operare usando acqua calda e in ambiente intorno ai 40 gradi, sennò l'animale rischia di morire per ipotermia. Noi per misurare la temperatura degli animali abbiamo requisito ad amici e conoscenti tutti i vecchi e più affidabili termometri al mercurio. Bisogna inserirli fra le penne». Per contatti con la nostra redazione: [email protected]