Roma, 2 dicembre 2016 – La PETA ha ottenuto una videoripresa effettuata da un testimone oculare all'interno della Scuola Nazionale di Veterinaria Alfort in Francia, dove i cani sono appositamente allevati per sviluppare invalidanti e dolorosi deterioramenti muscolari e debolezza. Mentre la distrofia muscolare – tra cui una forma particolarmente aggressiva chiamata distrofia muscolare di Duchenne (DMD) – devasta i loro corpi, gli animali fanno fatica a camminare, deglutire e anche respirare.
La PETA chiede all'organizzazione benefica francese AFM-Téléthon di smettere di finanziare questi esperimenti crudeli sugli animali e, invece, di sostenere solo i più moderni progetti di ricerca senza animali. Sollecita, inoltre, la Scuola Nazionale di Veterinaria Alfort a servirsi di metodi di ricerca senza crudeltá. Il video è stato consegnato alla PETA Francia da parte del gruppo francese per i diritti degli animali Animal Testing.
"Decenni di dolorosi esperimenti su generazioni di cani debilitati, che di proposito sono stati fatti ammalare, non sono riusciti a produrre una cura o un trattamento che possa invertire il corso della distrofia muscolare negli esseri umani", dice Dr Julia Baines, consigliere PETA per la politica scientifica. "La PETA reclama la fine immediata di questi crudeli ed inutili esperimenti e, invece, un maggiore sostegno alla promettente ricerca non-animale." Nel filmato si può vedere un cane con il muso ricoperto di vomito perché i suoi muscoli dell’esofago sono divenuti troppo deboli per permettergli di deglutire correttamente. La bava gocciola dalla bocca dei cani i cui muscoli della mascella sono quasi paralizzati. Secondo quanto riferito, alcuni muscoli degli animali sottoposti agli esperimenti sono completamente bloccati ancora prima che raggiungano i 6 mesi di età, e la metà di questi animali muore prima di raggiungere i 10 mesi. Alcuni non possono più mangiare normalmente e devono essere alimentati attraverso un tubo nello stomaco. Coloro che sopravvivono abbastanza a lungo sviluppano problemi cardiaci. Un dipendente ha ammesso: "Io non vorrei essere al posto del beagle. Una reale sofferenza, quella del cane".
La PETA osserva che vi sono evidenti limitazioni nell'applicare i risultati degli esperimenti portati avanti su cani agli esseri umani. Nel frattempo le tecniche innovative hanno portato allo sviluppo di terapie più promettenti, come ad esempio l'uso di cellule staminali ai pazienti DMD per sviluppare cure per malattie specifiche; lo sviluppo di metodi per la coltivazione di cellule muscolari umane sane che potrebbero poi essere trapiantate in pazienti affetti da distrofia muscolare; e la creazione di piattaforme per per la validazione di tecniche di screening che siano rilevanti per gli umani. Per ulteriori informazioni, si può visitare il sito PETA.org.uk. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]