Roma, 28 novembre 2015 - Basta un “no” per regalare la speranza ad una specie in pericolo di estinzione. Strappati alle madri e e legati ad una catena, sono oltre 300 i piccoli di bertuccia che ogni anno vengono rubati alle foreste di cedri tra Marocco e Algeria. Trascinati nelle piazze delle città turistiche del nord Africa, vengono sfruttati per comparire nei selfie a pagamento dei viaggiatori di passaggio. #justsayno è la campagna internazionale per fermare quest’abitudine molto diffusa soprattutto in Marocco, che insieme alla vendita illegale degli esemplari e alla deforestazione, è causa del declino delle popolazioni di bertuccia. Sono meno di 8.000 gli individui che sopravvivono allo stato selvatico e la specie è considerata “minacciata” dalla Lista Rossa dell’IUCN. La campagna #justsayno è lanciata dalla ONG Barbary Macaque Awareness and Conservation e sostenuta in Italia al Parco Natura Viva di Bussolengo.
“Durante un viaggio, ognuno di noi può trovarsi di fronte alla richiesta di posare accanto ad un piccolo esemplare”, ricorda Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva. “E’ importante sapere che la decisione sbagliata alimenta direttamente il traffico di animali a rischio estinzione ed è necessario rifiutare con fermezza, perché non si diventi complici della scomparsa dell’unica specie di primate che ancora vive a nord del Sahara.” Carta e pennarello alla mano dunque, questa volta il selfie serve una giusta causa: con l’hasthag #justsayno, è sufficiente scrivere su un foglio “Non poso con una bertuccia perché..”, postare la foto sui social network e inviarla a [email protected]. Tutte le foto verranno trasmesse al Barbary Macaque, che le utilizzerà rendere ancora più efficace il proprio lavoro di tutela e collaborazione con le autorità marocchine.
Con una colonia di 13 esemplari di bertuccia, il Parco Natura Viva è in prima linea da anni per le attività di salvaguardia di questa specie e nel 2004 ha accolto un esemplare strappato al traffico illegale. “Quando abbiamo conosciuto Catrina, era una piccola bertuccia di un anno e mezzo. E’ arrivata da noi dopo essere stata trovata abbandonata in un pullman in una stazione di Milano. Rachitica e malnutrita, il gruppo la rifiutava e lei non era in grado di difendersi. Abbiamo impiegato due anni per inserirla nella colonia ma oggi, possiamo dire che sia finalmente un individuo sano”, conclude Avesani. Qui il filmato: https://youtu.be/9YzSq-qmvag Per contatti con la nostra redazione: [email protected]