Città del Vaticano, 2 novembre 2015 - Per la fuga di documenti riservati della Santa Sede è stato arrestato in Vaticano mons. Lucio Angel Vallejo Balda, spagnolo, già segretario della Prefettura degli Affari economici e della Commissione di studio sulle attività economiche e amministrative (Cosea). Arrestata dalle autorità vaticane anche Francesca Immacolata Chaouqui, già componente della Commissione referente sulle attività economiche della Santa Sede. Dopo la convalida dell'arresto la donna è stata rimessa in stato di libertà per la collaborazione prestata alle indagini. I due sabato e domenica scorsi sono stati convocati per essere interrogati sulla base degli elementi raccolti e delle evidenze raggiunti e poi dichiarati in arresto, nel quadro delle indagini svolte dalla Gendarmeria vaticana sulla sottrazione e divulgazione di notizie e documenti riservati.
Il Papa, scrive l'Ansa, è stato informato dei provvedimenti dalla giustizia vaticana e ha dato la sua approvazione. Le prove a carico dei due arrestati, sempre secondo l'agenzia, sono ritenute "molto forti e concrete". L'inchiesta è partita a maggio.
'TRADIMENTO DEL PAPA' - Il Vaticano, in particolare, condanna l'uscita di due "libri annunciati nei prossimi giorni" a partire da "notizie e documenti riservati". Si fa riferimento- scrive askanews - a due volumi di prossima pubblicazione, 'Via Crucis' di Gianluigi Nuzzi e 'Avarizia' di Emiliano Fittipaldi. I libri per il Vaticano sono "frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa e, per quanto riguarda gli autori, di una operazione per trarre vantaggio da un atto gravemente illecito di consegna di documentazione riservata". Il pm vaticano starebbe riflettendo su azioni di natura penale con l'Italia. "Bisogna assolutamente evitare l'equivoco di pensare - si chiarisce - che ciò sia un modo per aiutare la missione del Papa".
IL REATO E LA PENA - "La divulgazione di notizie e documenti riservati è un reato previsto dalla Legge n. IX dello Stato della Città del Vaticano (13 luglio 2013) art. 10 (art. 116 bis c.p.)", sottolinea una nota della Sala Stampa della Santa Sede. La convalida degli arresti è stata decisa "nella giornata odierna l'Ufficio del Promotore di Giustizia, nelle persone del professor avvocato Gian Piero Milano, promotore di Giustizia, e del professor avvocato Roberto Zannotti, promotore di Giustizia aggiunto", che hanno però subito scarcerato la donna. "La posizione di monsignor Vallejo Balda rimane invece "al vaglio dell'Ufficio del Promotore di Giustizia".
L'articolo 10 ha appunto aggiunto al libro II "Dei delitti in ispecie" l'articolo 116 bis che recita: "Chiunque si procura illegittimamente o rivela notizie o documenti di cui è vietata la divulgazione, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni o con la multa da euro mille ad euro cinquemila. Se la condotta ha avuto a oggetto notizie o documenti concernenti gli interessi fondamentali o i rapporti diplomatici della Santa Sede o dello Stato, si applica la pena della reclusione da quattro a otto anni. Se il fatto di cui al comma precedente è commesso per colpa, si applica la pena della reclusione da sei mesi a due anni".
L'AVVOCATO BONGIORNO - L'avvocato difensore della donna, Giulia Bongiorno, si limita a precisare: "Francesca Immacolata Chaouqui è rientrata a casa senza alcun vincolo restrittivo. Ha fornito agli inquirenti una serie di dichiarazioni e tutta la massima collaborazione mettendo a loro disposizione atti e documenti". E continua: "Le esigenze cautelari sono venute meno - La mia assistita saprà chiarire la sua posizione in tempi molto rapidi".
LA CELLA DEL 'CORVO' - Monsignor Vallejo Balda è stato rinchiuso in cella in Vaticano, nella stessa del Palazzo della Gendarmeria dove tre anni e mezzo fa era stato recluso Paolo Gabriele, l'ex maggiordomo papale accusato di aver trafugato e diffuso le carte segrete di Benedetto XVI nel precedente scandalo Vatileaks.