Roma, 12 marzo 2016 - Quella di oggi in Valle Aurina è stata solo l'ultima valanga mortale del 2016 sulle Alpi. Ecco tgli incidenti in momtagna in meno di tre mesi:
3 gennaio - Sono morti due alpinisti lituani, travolti da una valanga nella zona dell'Argentiere, sul versante francese del massiccio del Monte Bianco. L'incidente si è verificato a circa 3.200 metri di quota.
5 gennaio - Due sciatori sono morti sotto due diverse valanghe in Savoia (Francia). In Val d'Isere, al confine con l'Italia, uno spagnolo di 37 anni è stato trovato tardi dai soccorritori: senza Artva (l'apparecchio per la ricerca di dispersi sotto slavina) sciava con tre connazionali in una pista chiusa. Nel pomeriggio dello stesso giorno un trentenne ceco è stato travolto da una valanga staccatasi al suo passaggio a Saint-Colomban; lo zaino airbag non è stato sufficiente a farlo galleggiare sulla massa di neve.
6 febbraio - Sul Wattener Lizum, nel Tirolo austriaco, una slavina gogante ha travolto 17 scialpinisti della Repubblica ceca, uccidendone cinque. È morto anche un cane labrador che faceva parte della comitiva.
9 marzo - Un altoatesino di 33 anni, Siegfried Rainer di Campo di Trens, è morto sotto una valanga mentre praticava scialpinismo nei pressi di Thalkirch, nel cantone svizzero dei Grigioni; sotto la valanga è morto anche il compagno di escursione, uno slovacco di 29 anni.
RACCOMANDAZIONI - Il servizio Meteomont ogni anno rinnova le sue raccomandazioni a tutti gli appassionati di montagna: 1 - l'attività escursionistica deve essere sempre commisurata con un certo margine alle proprie capacità tecniche e psico-fisiche nonché all'esperienza posseduta 2 - prima di intraprendere qualunque attività informarsi sulle condizioni meteo in atto e previste 3 - fornirsi di un adeguato equipaggiamento e per il fuori pista Arva sempre al seguito 4 - rinunciare se il proseguimento dell'escursione impone rischi per sé o per i propri compagni.