Kiev, 22 febbraio 2015 - Al via oggi il ritiro delle armi pesanti dal fronte nell'Ucraina orientale, previsto dai nuovi accordi di Minsk. Fonti militari di Kiev e dei separatisti hanno riferito che è stato raggiunto un accordo per rimuovere i sistemi di artiglieria pesante dalla linea di demarcazione prevista dalle intese del settembre scorso. "Sono state firmate le carte per avviare il ritiro delle armi pesanti lungo tutto il fronte", ha spiegato il generale ucraino, Olexander Rozmaznin. La notizia è stata confermata dai ribelli.
In base ai nuovi accordi di Minsk per una tregua mediati da Francia e Germania ed entrati in vigore da una settimana il ritiro delle armi pesanti doveva iniziare martedì scorso per essere completato entro il 3 marzo, ma finora il cessate il fuoco è stato sistematicamente violato.
Nelle ultime ore c'è già stato uno scambio di prigionieri, 139 ucraini per 52 miliziani ribelli. I giornalisti di Reuters che si trovavano nel villaggio di Zholobok, a circa 20 chilometri a ovest di Luhansk, roccaforte dei ribelli, hanno visto rilasciare i militari ucraini in cambio dei filo-russi. Lo scambio è una delle condizioni previste dall'accordo di Minsk.
VIOLAZIONE TREGUA, ACCUSE RECIPROCHE - Durante la notte il cessate il fuoco è stato violato una dozzina di volte dai separatisti filorussi, con lancio di razzi e artiglieria e un tentativo di assaltare un accampamento ucraino. Lo riferiscono fonti ufficiali ucraine, mentre i ribelli riferiscono di esplosioni sentite nella città di Donetsk all'alba e di diversi edifici della città danneggiati dall'artiglieria ucraina. Nonostante le violazioni segnalate, il livello di fuoco sembrava essere di gran lunga inferiore a quello di una settimana fa, quando è entrato in vigore il cessate il fuoco. Tra gli attacchi segnalati dai militari ucraini c'è stato un tentativo di assaltare posizioni nel villaggio di Shyrokyne vicino alla città portuale di Mariupol.
ESPLOSIONE A MARCIA PER LA PACE A KHARKOV, 3 MORTI - Almeno tre persone sono morte e dieci sono rimaste ferite in un'esplosione nel centro di Kharkov, in Ucraina, durante una marcia per la pace. Lo riferiscono media locali citati dal sito di Russia Today. Almeno 500 manifestanti si erano radunati nel centro della città: la manifestazione era stata organizzata per commemorare il primo anniversario delle rivolte popolari che portarono alla destituzione di Viktor Yanukovych dalla presidenza. Ancora non è chiaro cosa abbia provocato l'esplosione. Secondo la polizia, si tratta di un "attentato terrorista", ha indicato il ministero dell'Interno ucraino in un comunicato pubblicato sul suo sito. Fra le vittime figurano un poliziotto e un militante pro-europeo, secondo gli organizzatori della marcia.