Roma, 26 luglio 2016 - Giovanissimi e francesi. Sono ancora poche le notizie sui due terroristi che questa mattina hanno colpito la chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvra in Francia, sgozzando il sacerdote in nome dell'Isis. Uno degli autori dell attentato, Adel Kermiche, 19 anni, sarebbe già stato conosciuto dalla polizia e dalle forze di giustizia per avere cercato di raggiungere la Siria per ben due volte nel 2015. E' quanto afferma il Nouvel Observateur, secondo cui l'uomo era conosciuto per la sua radicalizzazione e per la forte volontà di andare in Siria. Ancora meno si sa invece del secondo attentatore. Il procuratore di Parigi Francois Molins, ha riferito che si tratterebbe di un minore originario dell'Algeria, fratello di una persona in stato d'arresto.
REVEALED: Adel K/Adel Kermiche – the face of the killer of Father Jacques Hamel in Normandy https://t.co/NRT2a49K4D pic.twitter.com/iJ8ZlqGwGD
— Daily Star (@Daily_Star) 26 luglio 2016
IL RACCONTO DELLA MADRE - E a raccontare che l'attentato di Charlie Hebdo fosse stato una sorta di detonatore, fu la madre del terrorista al quotidiano elvetico Tribune de Genève, il 22 maggio 2015 (giorno del suo arresto. Descritto come un "ragazzo allegro, gentile", che "amava la musica e uscire con le ragazze", Adel Kermiche avrebbe allora cominciato a frequentare assiduamente la moschea e "fare la morale" alla sua famiglia non praticante. Nell'articolo, la madre confessava: "Diceva che non poteva praticare tranquillamente la sua religione in Francia. Parlava con parole che non erano sue. E' stato stregato, come se fosse in una setta". Fortunatamente siamo riusciti a riprenderlo per tempo", proseguiva la madre, "Se fosse riuscito a passare in Siria avrei potuto fare una croce sopra mio figlio. Mi piacerebbe sapere chi ha imbambolato il nostro bambino. Non sappiamo cosa fare. Non sappiamo a chi rivolgeci.