A fine agosto il rover Curiosity ci aveva dato un assaggio di una "Monument Valley marziana", attraverso una foto a 360° che mostrava un panorama molto simile all'iconico West americano (ne abbiamo parlato qui: http://www.quotidiano.net/esteri/marte-curiosity-nasa-1.2449049). Ora il robottino della Nasa, in missione su Marte da 2012, ci fornisce una nuova straordinaria testimonianza della sua ascesa sull'Aeolis Mons (noto anche come Monte Sharp), l'imponente struttura geologica che con i suoi oltre 5mila metri domina il cratere Gale.
MARTE A STELLE E STRISCE
La foto che vedete in apertura e le altre che trovate nella galley mostrano un paesaggio roccioso a suo modo molto poco alieno: come sottolinea lo scienziato della Nasa Ashwin Vasavada, il team di Curiosity "si è mostrato entusiasta" nel ritrovare "un pezzo di deserto degli Stati Uniti" sul suolo del Pianeta Rosso.
LE COORDINATE DELL'ALBUM FOTOGRAFICO
Le immagini sono state scattate l'8 settembre in corrispondenza della pendici del Monte Sharp, nella regione Murray Buttes, un sito all'interno del cratere Gale particolarmente ricco di depressioni e di altopiani bordati da scarpate ripidissime, frutto di una intensa erosione selettiva.
IL MONTE SHARP, IN BREVE
La montagna è stata individuata per la prima volta dagli astronomi nel 1970. Si tratta di enorme cumulo di rocce sedimentarie, che dal fondovalle sale verso il cielo marziano per 5,5 chilometri. I meccanismi alla base della sua origine sono ancora da chiarire, ma si ipotizza che per assumere la forma attuale ci siano voluti circa 2 miliardi di anni.
LO SCOPO DELLA MISSIONE
Lo studio della morfologia di Marte è una delle chiavi per ricostruirne la storia e capire, ad esempio, come l'azione dell'acqua abbia contribuito a modellare l'aspetto del pianeta. Dopo aver setacciato Murray Buttes per circa un mese, Curiosity si appresta ora a completare alcune perforazioni nella zona meridionale, per poi iniziare a salire in quota ed esplorare punti più alti del Monte Sharp.
Per il futuro, la Nasa ha in programma di rielaborare tutte le immagini raccolte dal rover nella regione, così da assemblare un mosaico ancora più completo e suggestivo.