Terminillo (RT), 11 marzo 2017 – Non importa se con la neve, come due anni fa, o in una bella giornata di sole come quella odierna: sul Terminillo vince sempre lui. Stiamo parlando di Nairo Quintana, che sull’arrivo di Campoforogna ha ridicolizzato tutti gli avversari, firmando la personale doppietta nella salita dei Monti Reatini e ipotecando la seconda vittoria in carriera nella Corsa dei due mari. È un’altra la doppietta a cui il colombiano della Movistar punta senza indugi in questa stagione, che lo vedrà al via del Giro d’Italia prima, con l’obiettivo di vincere la maglia rosa, e del Tour de France poi, per vestirsi di giallo sui Campi Elisi, aggiungendosi così al ristretto gruppo di campioni capaci di centrare l’impresa. LA TAPPA - Il modo in cui Quintana, ancora lontano dal top della condizione, ha vinto sul Terminillo ha davvero impressionato. Con grande scaltrezza, nella prima parte dell’ascesa conclusiva della quarta tappa della Tirreno-Adriatico, il 27enne colombiano ha sfruttato il lavoro della Bahrain-Merida; lavoro che faceva presagire grandi cose da capitan Nibali, brutalmente rimbalzato pochi chilometri più avanti, quando i vari Dumoulin, Yates e Thomas hanno aumentato i giri del proprio motore per andare a riprendere un coraggioso e pimpante Simon Spilak, all’attacco sulle prime rampe del Terminillo. Quintana, che aveva lasciato in avanscoperta il proprio compagno Castroviejo, ha lasciato sfogare i propri avversari, per poi punirli con due accelerazioni mortifere negli ultimi duemila metri. I distacchi a Campoforogna parlano chiaro: Quintana ha rifilato 18” a Geraint Thomas, vincitore di due giorni fa a Pomarance e unico a digerire il ritmo del colombiano, 24” ad Adam Yates e Uran, 29” a Spilak, 41” a Dumoulin, Pozzovivo (migliore degli italiani) e Landa, 46” a Pinot, 51” a Roglic e poco più di un minuto all’ex maglia azzurra Rohan Dennis, ora quinto in generale a 1’06” dal nuovo capoclassifica, che manco a dirlo è Quintana. Il Condor ha ora più di mezza Tirreno in tasca, potendo vantare 33” di vantaggio su Yates, 56” su Pinot, 1’01” sul compagno Castroviejo (che ora può puntare al podio, viste le sue qualità contro il tempo), 1’19” su Dumoulin e Roglic, 1’23” su Thomas, 1’27” su Dani Moreno e 1’29” su Pozzovivo, che chiude la top ten. Male Nibali, giunto al traguardo insieme a Caruso e Felline con 1’47” di ritardo da Quintana, ma ancora peggio è andato Aru: il leader dell’Astana ha faticato dall’inizio alla fine, staccandosi non appena la battaglia dei big è entrata nel vivo e arrivando al traguardo con un pesantissimo distacco, di poco superiore ai 4’.
Tirreno Adriatico, la classifica generale
1 Nairo Quintana (Movistar) 2 Adam Yates (Orica) a 33" YATES Adam ORICA-SCOTT 33″ 3 Thibaut Pinot (Fdj) 56" 4 Jonathan Castroviejo (Movistar) 1'01 5 Rohan Dennis (Bmc) 1'06 6 Tom Duomulin (Sunweb) 1'19 7 Primoz Roglic (Lotto) 1'19 8 Geraint Thomas (Sky) 1'23" 9 Daniel Moreno (Movistar) 1'27" 10 Domenico Pozzovivo (Ag2r) 1'27 21. Vincenzo Nibali 2'24 32. Fabio Aru 4'49 PARIGI-NIZZA, A PORTE LA TAPPA, A HENAO LA MAGLIA – Tappa regina anche alla Parigi-Nizza. Nella penultima frazione della Course au soleil era infatti in programma l’arrivo in salita ai 1678 metri (record altimetrico dell corsa) del Col au Couilloule. A trionfare è stato Richie Porte, che si è preso così una piccola, ma meritata, rivincita dopo le due difficili giornate patite, tra pioggia e vento, a inizio corso. Lo scalatore australiano della Bmc ha preceduto di 21” un pugnace Alberto Contador, vero e proprio protagonista della salita conclusiva: insieme alla propria Trek-Segafredo (e in particolare a un monumentale Jarlison Pantano), il Pistolero ha messo in fila uno a uno i propri avversari, costringendo alla resa prima l’ex maglia gialla Julian Alaphilippe, giunto al traguardo con 2’40” di ritardo da Porte e ora quinto in generale, poi i vari Zakarin, Izagirre, Martin e Sergio Henao, arrivati sparpagliati alle sue spalle. Alla vigilia della breve, ma nervosa, frazione conclusiva di Nizza, è proprio il colombiano del Team Sky, quarto al traguardo dietro a Dan Martin, a guidare la classifica generale, con 30” di margine sull’irlandese della QuickStep-Floors e 31” su Contador. Se domani Henao riuscirà a difendere il primato, potrebbe profilarsi una clamorosa doppietta colombiana tra Nizza e Tirreno, a dimostrazione dello straordinario livello di competitività raggiunto negli ultimi anni dai Cafeteros. MARCO FRANCIA