Napoli, 27 ottobre 2016 - Soddisfatto Maurizio Sarri per la vittoria contro l'Empoli, il suo Napoli ha giocato un buon calcio, segnando nonostante l'assenza di una prima punta. L'unico neo è il solito calo di concentrazione nella ripresa, con l'Empoli che ha sfiorato il pari con una traversa e un miracolo di Reina. Ecco il pensiero a caldo di Sarri: "Abbiamo fatto una buona gara, muovendo bene la palla ma concretizzando poco per quanto è stato costruito - ha ammesso il tecnico - In questo inizio di stagione a livello di prestazione abbiamo sbagliato solo a Bergamo. Ci serve una mentalità forte, ma ci vuole tempo per crearla. Non dobbiamo mai staccare la spina". Proprio questi black-out sono il tarlo di Sarri: "All'improvviso perdiamo di vista il lavoro che stiamo facendo, rischiando di buttare il risultato. Non abbiamo concesso nulla per un'ora, poi tre occasioni in tre minuti. Su questo serve migliorare tanto".
MERTENS SHOW - Anche ieri il migliore in campo è stato il belga Mertens, vero diavolo dell'attacco azzurro. Inserito come falso nueve ha fatto fatica, poi ha iniziato a svariare sul fronte offensivo diventando letale. La conferma di Sarri: "E' un fuoriclasse, giocatori di questo tipo anche se li sposti di dieci metri non diventano incapaci. Ha fatto fatica all'inizio perché non è una punta, poi ha capito che doveva muoversi, essere atipico. Tutta la squadra comunque sta facendo bene, non dimentichiamo che abbiamo perso il capocannoniere Higuain, poi il sostituto che aveva fatto 7 reti e Gabbiadini per squalifica. Non so in quanti avrebbero reagito in questo modo, inoltre stiamo facendo crescere i giovani, Diawara ora è pronto, Rog era molto indietro e ora è vicino al nostro livello. Nella nostra squadra i vecchi sono i 22enni".
LA JUVE E HIGUAIN, IL FIGLIO CHE… - Due vittorie consecutive riconsegnano un Napoli di buon livello, capace di uscire da un evidente momento difficile, riavvicinare la vetta e di esprimere un bel calcio. Ma non basta, perché sabato si va a Torino e una sconfitta potrebbe riaprire i dubbi sulla squadra di Sarri. Stavolta, però, la situazione psicologica è diversa, mentre l'anno scorso la partita valeva sostanzialmente lo scudetto, ora gli azzurri ci arrivano con uno stato d'animo diverso: "Per noi psicologicamente è tutto diverso rispetto alla partita dell'anno scorso, ci arriviamo con la testa sgombra - ha ammesso Sarri - Higuain? Lo saluterò come un figlio che ti ha fatto incazzare". Chissà che alla fine non possa essere Sarri a far arrabbiare Gonzalo, dopo aver espugnato lo Stadium…