Aragon, 23 settembre 2017 - Marc Marquez è il più veloce nelle prove libere 3 Gp di Aragon 2017. Alle sue spalle un Maverick Vinales (A 310 millesimi) apparso decisamente in ripresa. Terzo Dani Pedrosa, poi Bautista e un sorprendente Kallio, quinto su Ktm. Non è sembrato brillantissimo, neppure questa mattina, Andrea Dovizioso, primo in classifica mondiale a pari punti con Marquez, che ha chiuso sesto a oltre sei decimi dallo spagnolo della Honda. Accesso diretto al Q2 per Andrea Iannone su Suzuki, nono, mentre Jorge Lorenzo dovrà partire dal Q1. Ieri in testa alla seconda sessione c'era Dani Pedrosa, il più veloce sulla pista bagnata, seguito da Lorenzo, Zarco e Marquez.
VALENTINO - E' già un mezzo miracolo vederlo in pista. Valentino Rossi mette a segno l'altro mezzo centrando la decima posizione a 971 millesimi e, per un soffio, l'accesso diretto al Q2. Un deciso miglioramento rispetto a ieri, dove aveva chiuso ventesimo, e un risultato che potrebbe fare ancora morale.
Completano la top 10 Aleix Espargaro (Aprilia Racing Team Gresini) settimo, Cal Crutchlow (Lcr Honda) ottavo.
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Locatelli: "Vale è andato alla grande" - di MARCO GALVANI
Aragon (Spagna) - I tempi contano niente. Vale di piú quello che s’é visto. Valentino in pista ad Aragon. FP1 ed FP2 senza troppo dolore ma «la cosa migliore è che dopo i due turni la gamba non si è gonfiata. Mi sento abbastanza bene», ammette Rossi. E poi, «vederlo andare cosí forte nella prima metá della sessione del pomeriggio mi ha sorpreso. Dalla grande volontá e dal coraggio di prendersi dei rischi». Mauro Sanchini segue il Motomondiale con gli occhi dell’ex pilota. Supersport e Superbike. Ora é la voce tecnica di Sky e sa bene che «guidare sul bagnato é da una parte pericoloso perché é piú facile cadere e se succede nelle condizioni di Rossi é pericoloso, ma é fisicamente meno impegnativo. Guidi piú morbido, freni piú lento e la staccata é meno secca». Cosí ha fatto Vale. «Girando alla pari dei suoi avversari all’inizio della FP2», l’analisi dei crono di Roberto Locatelli, campione del mondo in 125 nel 2000 con Aprilia: «É andato alla grande ben sapendo che si deve risparmiare perché c’é ancora il sabato di qualifiche e soprattutto la gara di domenica».
«É stato meglio iniziare così, sul bagnato, mi sono tenuto un po’ di paura, un po’ di margine. Non frenavo sui cordoli e non tentavo neanche di inserire la moto in curva quando arrivavo un po’ lungo in frenata, cose che normalmente si fanno quando guidi al limite. Sono già contento di essere qui e guidare». «La veritá verrá fuori soltanto domani (oggi, ndr) perché sull’asciutto le cose cambiano. Fará piú fatica ma - chiarisce il «Sankio» - quello che ha giá dimostrato oggi vale tutto il weekend. Poi chissá, ci sta dando un’illusione che non riuscirá a rispettare, peró...». Peró «Vale non é vecchio, é grande», il verdetto di Locatelli. E quindi «se ho veramente la possibilità di fare quei 23 giri di gara allora è meglio tenermeli per domenica - la strategia di Rossi -. Nelle FP3 sistemeró la moto per capire il mio potenziale e poi sul finale proveró a montare le gomme morbide». Con l’obiettivo di entrare nei primi 10 (ieri ha chiuso 20°), ma «non ho veramente idea se sarò in grado di riuscirci».
Anche perché qua di concorrenza in piena forma ce n’é. Con Dani Pedrosa che ha chiuso il day one davanti a tutti. In scia Jorge Lorenzo e Johann Zarco sulla Yamaha Tech3. La migliore M1 di giornata visto che Maverick Viñales é solo 17°. In salita il weekend di Andrea Dovizioso (8°) che oggi «dovró ripartire da zero». Quarto Marc Marquez.