Mercoledì 22 Gennaio 2025
REDAZIONE SPORT

Het Nieuwsblad, Van Avermaet batte ancora Sagan

Nella prima classica del 2017 l'olimpionico si conferma bestia nera dell'iridato proprio come un anno fa. Quarto un ottimo Felline, nei dieci anche Gatto e Trentin

Per il secondo anno consecutivo, Van Avermaet infilza Sagan (foto Belga)

Gand (Belgio), 25 febbraio 2017 - Greg Van Avermaet davanti a Peter Sagan, esattamente come un anno fa, e terzo un outsider di lusso del calibro di Sep Vanmarcke che questa corsa seppe vincerla nel 2012: non poteva esserci ordine d'arrivo più nobile per il primo appuntamento stagionale con le classiche del nord, la Omloop Het Nieuwsblad disputatasi questo pomeriggio nel cuore delle Fiandre e conclusasi, come da tradizione, nel centro di Gand. Quando vedi il campione olimpico battere il due volte campione del mondo, capisci di avere assistito ad uno spettacolo di sport al massimo livello. Sagan cercava rivincita dopo la sconfitta del 2016, ed invece l'epilogo è stato identico, con il buon Vanmarcke nel ruolo che dodici mesi fa fu di Benoot e Rowe: quello dello spettatore. Per Van Avermaet, che si conferma bestia nera di Sagan, anche la conferma di avere perfettamente recuperato dalla microfrattura alla tibia che ne aveva rallentato la preparazione invernale.

La corsa si è decisa quando mancavano una sessantina di chilometri al traguardo, ed il gruppo dei big si è spezzato in due tronconi dopo una maxi caduta che ha messo ko anche il vincitore di Sanremo 2014 e Fiandre 2015 Alexander Kristoff e, soprattutto, Tom Boonen: il fuoriclasse belga, che ha già pianificato di ritirarsi al termine della Roubaix del 9 aprile, concluderà dunque la propria fantastica carriera con l'unico neo dell'Het Nieuwbslad, la sola classica delle pietre ad essergli sempre sfuggita. 

Dopo il capitombolo che è costato la corsa a sua maestà Boonen, ad allungare su quel che restava del gruppo dei big sono stati appunto Vanmarcke, Sagan e Van Avermaet, che hanno poi rimontato uno ad uno i fuggitivi del mattino e sono arrivati a costruire un vantaggio di quasi un minuto nei confronti del drappello di dodici uomini al loro inseguimento. Fra questi, ben tre italiani che si sono poi rivelati tra i migliori alle spalle dei tre tenori, con il torinese Fabio Felline evaso dal gruppetto nel finale per andare a cogliere il quarto posto a 43" di ritardo, il veneto Oscar Gatto ad aggiudicarsi lo sprint per il quinto posto ed il trentino Matteo Trentin al nono posto, preceduto anche da Rowe, Naesen e Stuyven.

Neanche il tempo di recuperare, che domani è già in programma una gustosissima replica: la Kuurne-Bruxelles-Kuurne tradizionalmente chiama allo scoperto i velocisti e potrebbe quindi offrire occasione di immediato riscatto per Kristoff e Boonen, a patto che le botte rimediate nella caduta odierna non si facciano troppo sentire. Altri nomi da tenere in considerazione, essendosi risparmiati oggi, sono quelli di Arnaud Démare e Dylan Groenewegen mentre, per quanto il percorso gli si addica, difficilmente Sagan sarà della partita a sole ventiquattr'ore di distanza dallo sforzo della Het Nieuwsblad. Visto di che razza di corridore stiamo parlando, però, mai dire mai. MARCO GAVIGLIO