Montefalco (PG), 16 maggio maggio 2017 - Lo spettro di Miguel Indurain si aggira per il Giro d'Italia 2017: Tom Dumoulin ha infatti dominato la cronometro del Sagrantino, da Foligno a Montefalco, balzando anche al comando della classifica generale con margini enormi, per il ciclismo di oggi, su tutti i rivali: quasi 1' sugli specialisti Thomas e Jungels - staccati rispettivamente di 49" e 56", 2'07" su Vincenzo Nibali che è comunque ottimo quinto di tappa, 2'17" su Mollema, 2'42" su un Pinot andato in affanno nel finale e addirittura 2'53" su Quintana. Era dal 2014 che Nibali non chiudeva nei primi 10 una prova contro il tempo. Certo, la nuova maglia rosa olandese deve ancora dimostrare di tenere sulle tre settimane e soprattutto nei tapponi di alta montagna, ma anche da questo punto di vista l'ottima prova di domenica sul Blockhaus ha evidenziato i notevoli miglioramenti in salita di Dumoulin. A fare da contraltare alla gran giornata della Farfalla di Maastricht, la prestazione sottotono di Nairo Quintana: il colombiano ha pagato più del previsto, scivolando a 2'23" di ritardo in classifica dove ora è secondo con pochissimo margine su Mollema, Pinot e Nibali - raccolti a loro volta nello spazio di 9" -, e questo renderà complicato risalire la china anche per uno scalatore fenomenale come il Condor.
Ordine d'arrivo e classifica aggiornata dopo la tappa 11 del 17 maggio
DUMOULIN SUI RULLI DOPO LA CRONO
The moment when you understand to be the new Maglia Rosa! @tom_dumoulin @TeamSunweb pic.twitter.com/sjAjayipNX
— Giro d'Italia (@giroditalia) May 16, 2017
Indurain, vincitore in carriera di due Giri d'Italia consecutivi nel 1992 e '93 e di ben cinque Tour de France di fila dal '91 al '95, era solito ammazzare la corsa proprio nelle prove contro il tempo, per poi limitarsi a difendere la maglia, rosa o gialla che fosse, sulle grandi montagne dove è sempre stato un osso duro da staccare anche per scalatori puri come il mitico "Diablo" Chiappucci. Come detto, la tenuta di Dumoulin sulle grandi montagne della terza settimana è ancora tutta da verificare, ma è anche la carta d'identità a suggerire l'illustre confronto con Indurain: 27 anni aveva Miguelón quando vinse il suo primo Tour, e 27 ne compirà Tom il prossimo mese di novembre. Assolutamente in tempo, quindi, a consacrarsi a tutti gli effetti come un grande interprete dei grandi giri, e non solo in un protagonista della prima settimana come fu l'anno scorso, quando vestì la maglia rosa dalla sua Olanda alla tappa di Arezzo, per poi saltare alle prime vere difficoltà altimetriche. L'impressione è invece quella che quest'anno Dumoulin si rivelerà un avversario tostissimo per tutti, da qui a Milano, Quintana compreso: il colombiano della Movistar deve ora recuperargli 2'23", Mollema è terzo a 2'38", Pinot quarto a 2'40" e Nibali quinto a 2'47". Tutto riaperto, quindi, alle spalle del nuovo uomo forte del Giro.
La cronometro di oggi ha rappresentato la riscossa per le principali vittime della caduta di domenica ai piedi del Blockhaus: bravissimo soprattutto Geraint Thomas arrivato a sfiorare il successo di tappa piazzandosi al secondo posto di giornata a 49" da Dumoulin, riuscendo nell'impresa di rientrare pure in classifica; e bravo tutto sommato anche Adam Yates che, su un terreno non suo e pure lui acciaccato dopo il maxi-crash causato dalla moto della polizia, ha contenuto il passivo in 2'39". Lo stesso Mikel Landa, pur non essendo certo uno specialista del tic-tac, ha dimostrato di aver recuperato una condizione quantomeno dignitosa dopo le botte patite due giorni fa, e si candida ad un ruolo da protagonista in vista delle tante salite che attendono la carovananelle ultime due settimane di Giro. Tra i tanti Sky che erano finiti a terra nello strike generale di domenica c'era anche Vasil Kiriyenka, purtroppo ripetutosi questo pomeriggio proprio all'ultimo chilometro: una scivolata senza conseguenze fisiche particolarmente gravi, ma che ha sicuramente pesato sull'esito della cronometro del bielorusso, campione del mondo della specialità due anni fa a Richmond e argento a Doha lo scorso anno.
LE VOCI DEI PROTAGONISTI - "Pensavo di fare meglio, anche se non sono uno specialista", dichiara Nairo Quintana a fine tappa. Il colombiano nei giorni scorsi aveva dichiarato di puntare a tenere la maglia rosa. Simbolo del primato che punta a tenere "fino a Milano" Tom Dumoulin. Soddisfatto della sua prestazione Vincenzo Nibali.
Ordine d'arrivo 10ª tappa: Foligno-Montefalco (cronometro individuale) 1 Tom Dumoulin (Ola) Team Sunweb in 50'37" 2 Geraint Thomas (Gbr) Team Sky a 49" 3 Bob Jungels (Lux) Quick Step Floors a 56" 4 Luis León Sánchez (Spa) Astana a 1'40" 5 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky a 2'00" 6 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 2'07" 7 Maxime Monfort (Bel) Lotto-Soudal a 2'13" 8 Jan Tratnik (Slo) CCC Sprandi s.t. 9 Jos Van Emden (Ola) LottoNL-Jumbo a 2'15" 10 Andrey Amador (Cri) Movistar Team a 2'16" 11 Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo a 2'17" 12 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin a 2'19" 19 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr a 2'42" 20 Steven Kruijswijk (Ola) LottoNL-Jumbo a 2'43" 23 Nairo Quintana (Col) Movistar Team a 2'53" 27 Domenico Pozzovivo (Ita) Ag2r La Mondiale a 3'07" Classifica generale dopo la 10ª tappa 1 Tom Dumoulin (Ola) Team Sunweb 2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team a 2'23" 3 Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo a 2'38" 4 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr a 2'40" 5 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 2'47" 6 Bob Jungels (Lux) Quick Step Floors a 3'56" 7 Domenico Pozzovivo (Ita) Ag2r La Mondiale a 4'05" 8 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin a 4'17" 9 Andrey Amador (Cri) Movistar Team a 4'39" 10 Steven Kruijswijk (Ola) LottoNL-Jumbo a 5'19"