Terme Luigiane (Cosenza), 11 maggio 2017 - Cosa succede quando il Giro d'Italia propone una tappa da cacciatori di classiche, ma di grandi specialisti delle corse di un giorno, nel gruppo, non ce ne sono? Succede che nessuna squadra prenda seriamente in mano la situazione, e che la fuga da lontano abbia via libera. A Terme Luigiane, prima tappa in continente dopo l'avvio tra Sardegna e Sicilia, va in porto l'azione a lunga gittata e a vincere è lo svizzero Silvan Dillier che sullo strappo finale precede il belga Jasper Stuyven ed il vincitore della tappa d'esordio, e prima maglia rosa, Lukas Postlberger. 27 anni da compiere ad agosto, Dillier è corridore solido, bravo tanto sul passo quanto sugli strappi secchi come quello di oggi: portacolori della Bmc con la quale ha conquistato anche due titoli mondiali della cronosquadre nel 2014 e 2015, questa è per lui la vittoria individuale più importante della carriera, fin qui ferma ad un titolo nazionale a cronometro e ad una tappa dell'Arctic Race of Norway conquistati, entrambi, due stagioni fa.
Giro d'Italia 2017, risultati e classifica dopo la settima tappa
Facevano parte della fuga anche l'italiano Simone Andreetta, staccatosi a 5,5 km a causa di un primo affondo di Stuyven ma comunque bravo a salvare quantomeno la quarta posizione; ed il talento danese Mads Pedersen, compagno di squadra proprio del belga della Trek e fondamentale, con le sue trenate, alla riuscita dell'azione. Dietro, invece, il gruppo ha dormito, lasciando che il ritardo schizzasse a quasi nove minuti prima che qualcuno prendesse seriamente l'iniziativa: su tutti il Team Emirates dell'ex campione del mondo Rui Costa che nel finale ha pure abbozzato uno scatto; la Dimension Data dell'australiano Nathan Haas e la Cannondale, che in una tappa come questa poteva nutrire ambizioni con i vari Formolo, Villella e Woods. Troppo tardiva, però, la reazione di queste squadre, che peraltro hanno finito per bruciarsi prima ancora che si entrasse nel rush finale. E così, quando a 30 km dall'arrivo i cinque al comando avevano ancora circa tre minuti di vantaggio, a prendere le redini del gruppo è stata la Quick Step di Bob Jungels, e non certo per andare a prendere la fuga: al team della maglia rosa, infatti, andava benissimo che gli attaccanti da lontano portassero via gli abbuoni ai rivali, onde evitare che il britannico Geraint Thomas, distante appena 6" da Jungels e già vincitore della volata del gruppetto dei migliori martedì sull'Etna, in caso di successo di tappa potesse scalzare dalla vetta della generale il giovane campione lussemburghese. Classifica che dunque cambia poco o nulla, con gli uomini più attesi arrivati ancora una volta tutti assieme, staccati di una quarantina di secondi e messi in fila proprio da uno degli uomini che più deve recriminare per il mancato inseguimento alla fuga, l'ex biker canadese Michael Woods.
Settima tappa. Orari tv, percorso e favoriti
Ordine d'arrivo 6ª tappa: Reggio Calabria-Terme Luigiane 1 Silvan Dillier (Svi) Bmc Racing Team 2 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo s.t. 3 Lukas Postlbeger (Aut) Bora-Hansgrohe a 12" 4 Simone Andreetta (Ita) Bardiani-Csf a 26" 5 Michael Woods (Can) Cannondale-Drapac a 39" 6 Adam Yates (Gbr) Orica-Scott s.t. 7 Wilco Kelderman (Ola) Team Sunweb s.t. 8 Bob Jungels (Lux) Quick Step Floors s.t. 9 Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo s.t. 10 Geraint Thomas (Gbr) Team Sky Abbuoni di 10", 6" e 4" ai primi tre classificati Classifica generale dopo la 6ª tappa 1 Bob Jungels (Lux) Quick-Step in 28h20'47" 2 Geraint Thomas (Gbr) Team Sky a 6" 3 Adam Yates (Gbr) Orica-Scott a 10" 4 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida s.t. 5 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale s.t. 6 Nairo Quintana (Col) Movistar Team s.t. 7 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb s.t. 8 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo s.t. 9 Tejay Van Garderen (Usa) Bmc Racing Team s.t. 10 Andrey Amador (Cri) Movistar Team s.t.
14 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha Alpecin a 14" 15 Steven Kruijswijk (Ned) Team Lotto Nl Jumbo a 23"