Roma, 2 marzo 2017 - Nostalgia canaglia? «Ma no, sono qui come turista, sono passato a salutare gli amici, non ho rimpianti, mi godo la vita». Sarà: eppure, al terzo giorno di test pre campionato di Formula 1 Nico Rosberg, campione in carica che ha scelto di non difendere il suo titolo, ecco, è già ai box. Sorridente, disteso: «Le nuove auto? Mostruose, bellissime, capisco l’emozione di chi le guiderà, i piloti dovranno trasformarsi in autentici gladiatori!». Pronto anche a spargere pronostici, l’ex alfiere della Mercedes: «Bottas, il mio erede in Mercedes, non va piano, però Hamilton è un compagno durissimo. Chi vincerà? Secondo me la Rossa è messa bene, sta meglio della Red Bull, non mi stupirei se la stagione proponesse una sfida ravvicinata tra la Freccia d’Argento e la Ferrari».
F1, pagelle dei test. Ferrari in crescita a Montmelò
Che Vettel. Quasi a dar ragione all’iridato uscente e non rientrante, Seb Vettel è andato come una scheggia. Il tedesco con la SF 70 H ha percorso la bellezza di 139 giri. Soprattutto, senza mai montare le gomme più tenere, il quattro volte campione del mondo è rimasto vicinissimo al miglior tempo di giornata, fatto segnare dalla Mercedes di Bottas (ma, appunto, il finlandese ha utilizzato pneumatici in versione ultra soft).
E’ vero che proprio sul finire della sessione di prove Seb è rimasto a piedi («Stavo sperimentando qualcosa di nuovo, nulla di preoccupante», ha commentato), ma si rafforza la sensazione che la nuova Ferrari sia nata bene. Poi, come non mi stancherò mai di spiegare, le indicazioni cronometriche vanno prese con le molle e con le pinze. Per una semplice ragione: la Freccia d’Argento non sta cercando la prestazione. I tedeschi si sentono sicurissimi e onestamente se la possono pure permettere, l’alterigia che stanno palesando. Diavolo, dominano da tre stagioni e non spaccano mai niente, ieri Bottas e Hamilton, sempre dividendosi le fatiche, hanno accumulato quasi duecento tornate del Montmelo…
Le palle. Comunque, alla fine delle prove, Vettel ha parlato. Formidabile la risposta alla domanda sulle chances iridate della Rossa: «Mi dispiace, io di palle ne ho due ma non ho la sfera di cristallo per leggere il futuro».
Poi, più seriamente: «Con le nuove regole guidare davvero è molto più importante, è come se a un malato d’influenza fosse stata data l’aspirina, si sente subito meglio. La macchina? Abbiamo un grande lavoro da portare avanti, in queste tre giornate abbiamo rispettato i programmi, si può sempre fare meglio ma il bilancio è buono, la squadra si sta impegnando al massimo. Gli altri? Onestamente non li ho controllati da vicino, i tempi non contano, semmai è più importante quanto accade nell’arco della giornata…».
Tradotto: sono contento ma non me la sento di affermare che abbiamo preso la Mercedes.
Il resto. In pista è andata meglio la Red Bull con Ricciardo, mentre continua il calvario McLaren, con tanto di scuse della Honda a Fernando Alonso. Stroll, il ragazzino della Williams, continua ad andare a sbattere ogni quarto d’ora, forse deve ancora imparare tanto. Intanto Ross Brawn, nuovo consulente degli eredi di Ecclestone, ha proposto un Gp ‘extra campionato’ per consentire ai team di scoprire meglio regole e regolette. Oggi a Barcellona test sul bagnato con pista allagata artificialmente.