Milano, 10 gennaio 2018 – L’Inter sembra aver trovato il suo rinforzo in mediana e in attacco. E’ Rafinha del Barcellona, dato molto vicino ai nerazzurri con al formula del prestito con diritto di riscatto variabile a seconda delle presenze. Il club blaugrana ha aperto alla cessione dopo un colloquio con i dirigenti nerazzurri, per una operazione a bassissimo costo per l’Inter che quindi non andrebbe a creare problemi di bilancio. Fratello di Thiago Alcantara, Rafinha è un classe 1993 capace di giocare sia regista di centrocampo che trequartista, e all’occorrenza pure attaccante esterno. La scorsa stagione Rafinha ha giocato 18 partite con il Barcellona, 10 da titolare, ma da aprile si è fermato per un infortunio al menisco che gli è costato quattro mesi di stop. Anche su questo ragiona l’Inter, che chiaramente vuole sapere se il giocatore è pienamente recuperato. Filtra ottimismo da ambienti nerazzurri, se gli ultimi contatti non produrranno una inversione del Barcellona, potrebbe chiedere l’obbligo di riscatto, l’affare andrà in porto anche con il benestare del giocatore che avrebbe detto sì alla destinazione milanese.
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GELO SU SAN SIRO – Nel frattempo l’Inter deve affrontare un’altra questione delicata. I cugini rossoneri avrebbero informato il sindaco e l’Inter prima di Natale di voler uscire dai contratti in essere tra la società M-I Stadio, il Milan e ovviamente l’Inter. Tra smentite e controsmentite, però, appare veritiera la voce che vorrebbe una spaccatura tra le due società sulla gestione dello stadio di San Siro. La mossa rossonera avrebbe spiazzato i cugini, tanto che l’Ad Antonello avrebbe espresso dubbi sulla operatività della M-I Stadio in assenza della collaborazione con il Milan. L’Inter vuole avviare un tavolo di confronto con il sindaco e con il Milan, ribadendo che le sue idee sul futuro di San Siro sono chiare da un anno e mezzo. Resta invece la speranza del Milan di giocare in uno stadio di proprietà non in coabitazione con un’altra società, ma in quel caso i rossoneri dovrebbero interpellare l’amministrazione comunale per valutare eventuali aree di realizzazione.