Milano, 16 ottobre 2016 - E' rottura tra Mauro Icardi e la Curva Nord dell'Inter. A poche ore dal match con il Cagliari, lo zoccolo duro del tifo nerazzuro accusa l'attaccante nerazzurro di aver inventato di sana pianta l'intero episodio riguardante il bambino durante Sassuolo-Inter del febbraio 2015 a Reggio Emilia. A fine partita, con l'Inter sconfitto 3-1, Icardi si avvicinò ai tifosi, imbufaliti per la prestazione dei nerazzurri. Insulti e parolacce a parte, l'attaccante lanciò la propria maglia verso lo spicchio, avendo visto un bambino che lo invocava. Da questo punto, le versioni divergono. Nella sua biografia, Icardi racconta: “Un capo ultrà gli vola addosso, gli strappa la maglia dalle mani e me la rilancia indietro con disprezzo. In quell’istante non ci ho più visto, lo avrei picchiato per il gesto da bastardo appena compiuto. E allora inizio a insultarlo pesantemente". Le immagini, diffuse da Sky nel pre-partita, mostrano il lancio della maglietta, ma non si vede il capo ultrà strappare la maglia al bambino. La Curva Nord definisce inaccettabili "tutte le falsità concentrate in quelle tre pagine del libro" e annuncia che "i bonus sono finiti". I tifosi sostengono che "Un individuo del genere non può indossare la fascia di capitano". La replica di Maurito su Instagram: "Fischiate me, ma state vicino alla squadra". "Prenderemo provvedimente", si limita a dire il vicepresidente dell'Inter Javier Zanetti. A San Siro esposto uno striscione in curva: "Icardi non sei né uomo né capitano". E ancora: "Infame mercenaraio". Fischi da parte della Curva, ma il resto di San Siro applaude l'argentino. Per la cronaca, durante la partita Icardi ha sbagliato un calcio di rigore.
IL COMUNICATO DELLA CURVA - "Alziamo le mani in segno di resa - si legge in un comunicato ufficiale della Curva Nord Milano 1969 -. Allucinante. La prima domanda che viene da farsi è: ma perché? Perché tante fantasie, inesattezze, squallide finzioni. Perché? Siamo sbigottiti, amareggiati, allibiti. Capita sotto mano il libro di Icardi. Follia pura. Mitomania. E' una situazione strana, grottesca, ridicola. Autobiografia di un ragazzo di 23 anni. Già questo dà da pensare. Bugie. Bugie. Bugie. Fango per farsi 'bello', contro di Noi. Icardi con Noi ha chiuso. Togliti la fascia. Pagliaccio. Questo ora lo pretendiamo"
"Icardi è bugiardo quando racconta dell'episodio di Sassuolo - continua la Nord -. E ci piacerebbe non rivangare quella giornata dove i suoi compagni di squadra erano arrivati a prenderlo per il collo, pretendendo da lui un atteggiamento meno arrogante nei confronti del popolo interista. Ma non perché la Curva è da temere, la Curva è semplicemente da rispettare. Nessuno deve avere paura di nessuno, basta avere la coscienza pulita, essere onesti, primariamente con se stessi". E conclude: "Parla di bambini, s'inventa un episodio mai avvenuto per mostrarsi superiore a noi; come se non fosse sotto gli occhi di tutti che siamo l'unica Curva che ai bambini fa fare addirittura le coreografie. Come se chi c'era si fosse dimenticato di come sono andate realmente le cose e di chi ha provocato chi".
LA REPLICA DI ICARDI - "Io e i miei compagni abbiamo bisogno di Voi. State vicini all'Inter, come avete sempre fatto. Con affetto, Mauro". Si conclude così la replica di Icardi su Instagram. "Sono sorpreso e dispiaciuto - attacca l'argentino in un lungo post. Sorpreso perché relativamente all'episodio di Reggio Emilia ho semplicemente riferito di come, complice l'adrenalina post-partita ed il cattivo momento che stava attraversando la squadra, 'a caldo' ho perso la testa. Volevo semplicemente rendere l'atmosfera di quell'episodio. Tanto è vero che nel libro ho aggiunto che avevo sputato fuori frasi esagerate (ed il verbo sputare già rende l'idea di quanto inopportuna fosse stata la mia reazione)".
"Riguardo al discorso degli assassini dall'Argentina - prosegue -, siccome da più parti mi continuavano a ripetere che mi sarei ritrovato degli esagitati sotto casa (nota bene: non la Curva Nord, degli esagitati) ho pronunciato quella frase: ma nella biografia ho anche detto "avevo usato parole minacciose contro la tifoseria e non avrei dovuto farlo". "Sono dispiaciuto. Dispiaciuto per questo polverone che si è creato, ho semplicemente raccontato un episodio seguendo i miei ricordi. Oltretutto se uno avesse un minimo di sale in zucca non rischierebbe di offendere la propria curva, strategicamente se fossi stato in mala fede avrei usato parole accattivanti nei vostri confronti. Non l'ho fatto perché nessuno voleva offendere o mancare di rispetto a nessuno". Quindi conclude: "La fascia da capitano rappresenta la realizzazione dei miei sogni di bambino, la gioia che ho donato prima di tutto alla mia famiglia e poi a me stesso. Siete Voi che io cerco ogni domenica appena faccio gol, è il Vostro abbraccio che io cerco per primo. perché io amo l'Inter. Fra pochissimo scenderò in campo quindi non posso più dilungarmi. Spero che avrete compreso quanto importanti siete per me e quanta stima e quanto Amore nutra per Voi anche se deciderete di fischiarmi".