Bologna, 19 settembre 2017 - La grande classica dei tempi che furono. Bologna-Inter va in scena questa sera al Dall'Ara, anticipo della quinta giornata di Serie A. Partita che decideva scudetti negli anni '60, vede oggi contro due squadre dagli obiettivi e stati d'animo molto differenti. I nerazzurri sono a punteggio pieno e guidano la classifica con Juve e Napoli, i rossoblù, dopo un buon avvio, vengono da due sconfitte consecutive. Tegola dell'ultimo minuto per Donadoni: panchina per Rodrigo Palacio - 90 minuti sabato a Firenze - al centro dell'attacco c'è Petkovic. Joao Mario vince il ballottaggio con Brozovic mentre Vecino riprende il proprio posto in mezzo al campo, a scapito di Gagliardini, accanto a Borja Valero. Sulla corsia mancina Nagatomo fa rifiatare Dalbert. Domani alle 18 Benevento-Roma, a seguire, alle 20.45, tutte le altre partite del turno infrasettimanale.
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Orari tv. Fischio d'inizio ore 20.45, la partita è trasmessa live in tv sia su Premium Sport Hd, sia su Sky Calcio 1 Hd. Il match si può vedere in streaming sulle piattaforme Sky Go e Premium Play.
Le formazioni ufficiali
Bologna: Mirante; Mbaye, Gonzalez, Helander, Masina; Poli, Pulgar, Donsah; Verdi, Petkovic, Di Francesco.
A disp. Da Costa, Ravaglia, De Maio, Brignani, Krafth, Frabotta, Crisetig, Nagy, Taider, Okwonkwo, Palacio, Destro. All. Donadoni. Inter: Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo; Vecino, Borja Valero; Candreva, Joao Mario, Perisic; Icardi.
A disp. Padelli, Berni, Ranocchia, Vanheusden, Santon, Dalbert, Gagliardini, Brozovic, Karamoh, Eder, Pinamonti. All. Spalletti. Arbitro: Di Bello di Brindisi.
Qui Inter - di GIULIO MOLA La 'prima' chiamata per Davide Santon è arrivata: dopo un avvio di stagione piuttosto tribolato per via di un problema muscolare che lo ha fermato per gran parte dell’estate, l’esterno nerazzurro torna abile e arruolabile fra i convocati. Sono in tutto 22 i giocatori portati a Bologna da Luciano Spalletti: assente giustificato solo Joao Cancelo, a causa della distrazione al legamento collaterale del ginocchio destro rimediata nella scorsa pausa per le Nazionali. Il calciatore lusitano, però, ha incredibilmente accorciato i tempi di recupero e sembra prossimo al rientro tanto che, come annunciato ieri dall’allenatore, potrebbe rivedersi in campo prima del derby di Milano, in programma il 15 ottobre. Spalletti però ha voluto anche sottolineare come non intenda rischiare un recupero affrettato e, dunque, una ricaduta del calciatore: «Quando succede ci resti male, il giocatore viene perduto anche più a lungo, soprattutto da un punto di vista motivazionale. Perciò se non c’è necessità gli si dà il giorno in più di lavoro. Lui ha voglia di rientrare, ma deve star tranquillo e noi, da parte nostra, non abbiamo necessità di affrettarne l’impiego».
Nel frattempo, però, Spalletti medita ancora un cambio sulla fascia sinistra. Meglio, un ritorno all’antica. Dalbert ancora non convince del tutto (troppo timido e impreciso a Crotone, nonostante la fase difensiva lo abbia tenuto poco impegnato), e anche se l’allenatore ne prende le difese, pensa ad una nuova staffetta con Nagatomo che ha appena festeggiato le 200 presenze in nerazzurro. «A Crotone in certi momenti Dalbert è stato timoroso di mostrare le sue qualità per essere ligio alle richieste nostre. Ma il ragazzo ha assolutamente delle qualità, ha corsa, ha piede, ha anche la fase difensiva fatta di contatto. Di conseguenza siamo tranquilli, se uno va a rivedere la partita lui ha fatto alla grande la sua parte. Ha mostrato di essere comunque un po’ timoroso, ma invece era troppo concentrato».
Intanto prosegue la caccia al difensore in vista di gennaio: l’obiettivo è Gimenez, centrale dell’Atletico Madrid, corteggiato anche dalla Juve. E ad Appiano Gentile aumentano i rimpianti per una clamorosa trattativa (mai andata in porto) tra Inter e Genoa per il giovane Pellegri. Sul piatto in piena estate i nerazzurri avevano messo ben 60 milioni per avere Salcedo Mora e soprattutto Pellegri. Sembrava tutto fatto, poi la stretta del governo cinese ha fatto sì che Suning facesse dietrofront.
Qui Bologna - di MARCELLO GIORDANO Niente Destro. Alla vigilia della sfida con i nerazzurri, la sensazione è che il numero 10, già risparmiato al Franchi, difficilmente ce la farà a recuperare. Peggio: è a rischio pure per la trasferta di Reggio Emilia con il Sassuolo, perché l’acciacco al polpaccio che la settimana scorsa lo aveva costretto ai box un paio di giorni si è rivelato più grave del previsto.
Ieri il giocatore ha provato, ma accusato fastidio: rischiarlo significherebbe esporsi al rischio che l’attaccante si strappi e da 7-10 giorni di stop si passi a 30-45 giorni, quando di fronte si prospettano sfide cruciali per la classifica con Sassuolo, Genoa e Spal.
Contro i nerazzurri, se avrà recuperato dalle fatiche di sabato a Firenze, sarà sicuramente Palacio a guidare l’attacco rossoblù. Donadoni ha prospettato un possibile ballottaggio con Petkovic, qualora l’argentino non fosse al cento per cento.
Con l’assenza di Destro, conferma in vista anche per il 4-3-3 iniziale di Firenze, con Verdi e Di Francesco che avranno un’altra occasione per provare a far colpo sul ct Ventura, annunciato in tribuna. In mediana, probabile chance per Donsah, che come a Benevento potrebbe essere affiancato da Poli e Taider, per un centrocampo muscolare, considerato che l’Inter è una delle squadre più fisicamente prestanti del campionato.
Ballottaggio tra Taider e Pulgar, con Nagy outsider. Dietro, a protezione di Mirante, recupera De Maio, ma Donadoni dovrebbe confermare la coppia centrale Gonzalez-Helander. Per le fasce ballano in tre per due posti: Krafth, Masina e Mbaye.